Futuro caccia europeo: Parigi e Berlino dettano la linea
Sembra quasi certo – un annuncio al riguardo sarà fatto al prossimo salone ILA di Berlino –, Francia e Germania saranno le due sole nazioni guida, almeno nella fase iniziale, del programma SCAF, “système de combat aérien du futur”, il successore europeo dei caccia di quarta generazione attualmente in uso. L’aereo, o meglio il sistema, visto che alcuni rendering diffusi in questi ultimi mesi dall’industria di settore hanno mostrato molto di più rispetto ad una singola piattaforma, dovrebbe vedere la luce (fondi permettendo) attorno al 2040 e sostituire in primis Eurofighter e Dassault, da sempre rivali storici nelle diverse campagne di export ed oggi in linea il primo con l’aviazione tedesca e il secondo con quella francese nonché con la marina d’oltralpe.
Il ministro francese Florence Parly, la stessa che poco tempo addietro ha deciso di armare i sistemi unmanned francesi e che con la Germania condivide svariate questioni tra cui i ritardi operativi dell’aereo da trasporto tattico A400M, ha dichiarato alla Tribune che le discussioni tra Berlino e Parigi sul “primo passo da fare” riguardo il programma SCAF “sono in corso” e che diverse saranno le aziende europee da coinvolgere, tra cui ovviamente Airbus e Dassault, ma anche – lato francese – Thales e Safran. Secondo Reuters poi, alla messa a punto delle specifiche si lavorerà separatamente per circa un anno, prima di unire gli sforzi dell’“asse”, attraverso una cooperazione tutta da negoziare.
Sempre Florence Parly, che in questi giorni ha incontrato a Bruxelles l’omologa tedesca Ursula von der Leyen , non ha escluso il coinvolgimento di altri Paesi, ma solo successivamente. ”E’ nostra intenzione – ha dichiarato alla stampa il ministro francese – cementare la base franco-tedesca prima di aprire la partecipazione ad altri”. Tuttavia, la Francia continuerà a lavorare in parallelo anche ad altri progetti futuri, specie con il Regno Unito. Dall’ILA annunci potrebbero arrivare anche sull’Eurodrone, sul nuovo elicottero da trasporto pesante con capacità air-to-air refuelling, con cui sostituire i suoi CH-53G a partire dal 2022 e sul nuovo sistema di difesa aerea, per cui la Germania ha un requisito aperto.
Francia e Germania svilupperanno altresì un nuovo aereo da pattugliamento marittimo (MPA) per le rispettive flotte. Il progetto “Maritime Airborne Warfare System” sarà annunciato a breve con la firma di un lettera d’intenti tra le difese dei due Paesi. La piattaforma servirà a sostituire i Dassault-Breguet Atlantique della Francia e il P-3C Orion della Lockheed Martin, in linea con la Germania. Sia la Francia che la Germania sono coinvolte nel programma di cooperazione internazionale “Multinational Maritime Multi-Mission Aircraft Capabilities”, mirato allo sviluppo di un nuovo MPA, che vede coinvolti Canada, Italia (quest’ultima per il pattugliamento marittimo opera adesso con l’Atr-72 MP, che non ha integrate capacità antisom), Grecia, Polonia, Spagna e Turchia.