L’Easa pubblica un atto formale di indirizzo per la sicurezza dei droni
L’Agenzia europea per la sicurezza aerea ha pubblicato il primo atto formale di indirizzo in merito alla sicurezza delle operazioni di piccoli droni in Europa. Il documento rappresenta un atto chiave per mantenere l’operatività dei droni all’interno di un quadro di sicurezza e regolamentazione normativa più ampia. Servirà come base affinché la Commissione europea possa adottare concrete proposte normative nel corso di quest’anno. Un primo meeting ospitato proprio dalla Commissione ha avuto luogo ieri – 21 febbraio – per discutere e condividere il documento con gli Stati membri.
“Questo regolamento permetterà la libera circolazione dei droni e un campo operativo comune all’interno dell’Unione europea – ha dichiarato Patrick Ky, direttore esecutivo Easa – rispettando la privacy e la sicurezza dei cittadini, e allo stesso tempo dando la possibilità all’industria dei droni di rimanere agile, di innovare e continuare a crescere”.
Il documento Easa si caratterizza per un modo innovativo di pianificare una regolamentazione nel modo più semplice possibile, focalizzandosi sul rischio particolare delle operazioni: far volare lo stesso drone sul centro di una città o sul mare comporta rischi completamente differenti.
Apre nuovi scenari attraverso la combinazione di legislazione del prodotto e legislazione dell’aviazione: le caratteristiche di design per i piccoli droni (fino a 25Kg) saranno migliorate utilizzando il ben noto marchio di conformità europea (CE) per i prodotti che viaggiano nel mercato europeo. Ogni drone sarà accompagnato da un’informativa per l’operatore contenente cose da fare e da non fare affinché un drone voli senza danneggiare altre persone.