L’Easa crea una task force per valutare il rischio di collisione tra droni e aerei
L’European Aviation Safety Agency (Easa) ha annunciato la creazione di una task force per valutare il rischio di collisione tra droni e aerei. La task force si occuperà di revisionare i casi rilevanti tra quelli raccolti dagli Stati membri dell’Unione europea; analizzare gli studi esistenti in materia a proposito dell’impatto tra droni e velivoli; studiare la vulnerabilità dei velivoli (parabrezza, motori e cabina) tenendo conto delle differenti categorie di aerei (grandi aeromobili, aviazione generale ed elicotteri) il loro design e i requisiti operativi; considerare la possibilità di realizzare ulteriori ricerche ed eseguire nuovi test (ad esempio sui parabrezza).
Easa presiederà la commissione, di cui faranno parte rappresentanti dei produttori di aeromobili e motori. La task force consulterà gli Stati membri dell’Ue e altri stakeholder, così come autorità esterne. Alla fine di luglio l’agenzia pubblicherà i risultati e organizzerà un seminario con gli stakeholder che avranno partecipato alla ricerca per discutere risultati ed eventuali raccomandazioni.
Il quadro normativo per operazioni sicure di droni in Europa messo a punto da Easa già affronta la questione della collisione tra droni e aeroplani e prevede una serie di misure, tra cui: operare avendo come margine la linea visiva, volare al di sotto dei 150 metri di altezza da terra, essere registrati ed equipaggiati con sistemi di identificazione e geolocalizzazione. Inoltre ogni operazione di droni vicino ad aeroporti richiede una specifica autorizzazione da parte dell’autorità nazionale dell’aviazione basata su una valutazione del rischio.