E’ un IDS Colibrì il primo drone ambulanza
Il soccorso aereo arriva col drone, grazie al progetto Wingbeat, che prevede l’uso di un IA-3 Colibrì della società Ingegneria di Sistemi configurato con un defibrillatore per il soccorso in caso di arresto cardiaco. Il progetto, presentato a Taranto a fine aprile, è ideato e promosso dal Distretto Rotaract 2120 di Puglia e Basilicata, nonché sviluppato insieme ai Distretti Rotaract d’Italia, Malta, San Marino e Principato di Monaco, in collaborazione con il 118 Emilia-Romagna e il Comitato di Bologna della Croce Rossa Italiana, con la partnership della EMD112. Il drone IDS, abilitato alle “Operazioni Critiche“ dall’Enac secondo i requisiti dell’Art. 10.6 del regolamento “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto”, è la risposta italiana tecnologicamente avanzata capace di raggiungere in pochi minuti l’infartuato.
“Secondo l’Istat circa il 20% dei decessi ogni anno è riconducibile ad arresto cardiaco. Questo dato ci ha spinto a lavorare con il Rotaract, il 118 e la Croce Rossa Italia, per trovare una soluzione capace di risolvere il problema della tempestività dei soccorsi – ha commentato l’amministratore delegato di IDS, Massimo Garbini -. Il Colibrì rappresenta quindi la risposta italiana che unisce i vantaggi dei velivoli a pilotaggio remoto, con la massima affidabilità certificata Enac e le moderne soluzioni di first responder. IDS, che da oltre 20 anni lavora nell’ambito dello studio, progettazione e sperimentazione di sistemi aerei a pilotaggio remoto, punta oggi ad offrire un servizio a 360 gradi. Dalla progettazione alla formazione, siamo la soluzione integrata per soddisfare le molteplici esigenze del mercato”.