Iata: appello ai governi per una ripresa sicura e sostenibile del trasporto aereo
La 76a Assemblea Generale Annuale della Iata ha approvato all’unanimità una risoluzione che riconferma l’impegno delle compagnie aeree a collegare il pianeta in modo sicuro e sostenibile. Nella risoluzione Iata chiede ai governi un impegno su tre fronti – sostegno finanziario, sostenibilità, sicurezza – attraverso azioni concrete per garantire la ripresa del trasporto aereo:
Garantire la redditività del settore con un supporto finanziario e normativo continuo
Aiutare l’industria a raggiungere il suo obiettivo per il 2050 di ridurre le emissioni alla metà dei livelli del 2005, esplorando percorsi per zero emissioni di carbonio attraverso investimenti nella commercializzazione di carburante per aviazione sostenibile
Collaborare con le compagnie aeree per garantire il mantenimento degli standard di sicurezza e delle competenze critiche sia durante la crisi che nel successivo riavvio e aumento delle operazioni
“Covid-19 ha devastato i bilanci delle nostre compagnie aeree associate e abbiamo bisogno di un supporto governativo continuo per consentire al settore dell’aviazione di riavviare e ricostruire la connettività – ha dichiarato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo della Iata –. Senza i vantaggi economici offerti dal trasporto aereo, la ripresa economica globale sarà molto più debole e lenta”.
In particolare l’assemblea Iata ribadisce la necessità di sostegno finanziario. I governi hanno già fornito 173 miliardi di dollari alle compagnie aeree, ma molti programmi si stanno esaurendo poiché la crisi del Covid-19 si sta protraendo molto più a lungo di quanto previsto.
“I 173 miliardi di dollari di sostegno finanziario hanno salvato innumerevoli posti di lavoro ed evitato fallimenti di massa – ha spiegato de Juniac –. Si tratta di un investimento nella ripresa, non solo per le compagnie aeree ma per l’economia nel suo insieme. Ogni lavoro nel settore dell’aviazione ne supporta altri 29. Una piena ripresa globale da questa crisi sarà significativamente compromessa senza il catalizzatore economico dell’aviazione”.
Durante la crisi, le compagnie aeree hanno tagliato i costi quasi della metà, ma i ricavi sono crollati ancora più velocemente.
Si prevede che le compagnie aeree perderanno 118,5 miliardi di dollari nel 2020 e altri 38,7 miliardi di dollari nel 2021, tornando in liquidità solo alla fine del 2021.
“Sarà necessario un maggiore supporto se vogliamo che il settore riesca a risollevarsi – ha aggiunto ancora de Juniac –. E deve presentarsi in forme che non aumentino ulteriormente il debito, che è già balzato da 430 miliardi di dollari nel 2019 a 651 miliardi nel 2020″.
Le compagnie aeree hanno riconfermato il loro impegno a ridurre le emissioni nette di CO2 alla metà dei livelli del 2005 entro il 2050.
Dal rapporto Waypoint 20501 dell’Air Transport Action Group, a cui hanno contribuito Iata e altri stakeholder dell’aviazione, emerge che l’industria aeronautica sta esplorando percorsi per raggiungere collettivamente le emissioni zero. Si tratta della prima volta che l’industria guarda collettivamente a un futuro a zero emissioni nette.
Naturalmente l’aviazione avrà bisogno del sostegno dei governi per effettuare la transizione energetica necessaria per raggiungere il suo obiettivo sui cambiamenti climatici. Rispetto ai combustibili fossili, i carburanti sostenibili possono ridurre le emissioni di carbonio fino all’80%.
In questo caso il sostegno dei governi dovrebbe mirare a eliminare un importante divario di costo che si traduce per i carburanti sostenibili in un costo quattro volte superiore al tradizionale cherosene a reazione. Ciò ha limitato il suo utilizzo a circa lo 0,1% del rifornimento totale di carburante.
La risoluzione ha anche esortato i governi a evitare tasse e oneri che sono strumenti politici inefficienti per promuovere la sostenibilità.
Iata ha anche ribadito il proprio impegno per la sicurezza, evidenziato nella guida completa al decollo pubblicata dall’Organizzazione internazionale per l’aviazione civile (Icao) con il supporto della Iata e di altri partner di settore. Ciò pone le basi per l’attuazione armonizzata di un approccio a più livelli per mantenere i viaggiatori e l’equipaggio al sicuro. Mentre l’86% delle persone che attualmente viaggiano dichiara di sentirsi al sicuro con le nuove misure, c’è ancora del lavoro da fare per una piena attuazione.
La risoluzione ha invitato i governi a collaborare con le compagnie aeree per mantenere alti standard di sicurezza durante la crisi e permettere un riavvio sicuro e un aumento delle operazioni nella ripresa.
“Dobbiamo pianificare attentamente con le autorità di regolamentazione come accelerare le operazioni in sicurezza nell’eventuale ripresa – ha aggiunto in conclusione de Juniac –. La riattivazione di migliaia di aeromobili a terra, la corretta gestione e preparazione di milioni di lavoratori autorizzati e una gestione ottimale di forti perdite di lavoratori esperti saranno la chiave per un riavvio sicuro. Sin dalle prime fasi della crisi abbiamo lavorato con Icao e le autorità di regolamentazione su un quadro per farlo. E questo lavoro continua mentre la crisi si trascina oltre le aspettative”.