Iata: ad aprile crescita passeggeri in rallentamento
L’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) ha diffuso i dati di traffico passeggeri relativi al mese di aprile di quest’anno, che registrano una crescita del 6,2% rispetto allo stesso mese 2017, dunque in calo rispetto al 9,7% di marzo, che ha segnato il picco di crescita degli ultimi 12 mesi. Il paragone con i dati di aprile 2017 deve però tenere conto del fatto che lo scorso anno la Pasqua cadeva più tardi nel mese, impattando dunque in maniera determinante sui flussi di traffico passeggeri.
In aumento nel mese anche la capacità, del 5,9%, e il load factor, che si attesta all’82,3% (+0,2%), segnando in questo secondo caso un vero record per il mese di aprile, sorpassando il record dello scorso anno (82,1%).
“La domanda di viaggi aerei continua a mantenersi al di sopra della tendenza di lungo termine – ha sottolineato Alexandre de Juniac, direttore generale e ceo Iata -. A dispetto di ciò, gli aumenti dei costi sostenuti dalle compagnie aeree, in particolare i prezzi dei carburanti, ci lasciano supporre che è improbabile assistere nel 2018 a un ulteriore input da parte di tariffe più basse, rispetto agli anni precedenti”.
Il traffico internazionale è cresciuto ad aprile del 4,8%. Tutte le regioni hanno registrato traffico in crescita rispetto allo stesso mese 2017 ma tutti con percentuali inferiori rispetto a quelle registrate a marzo. La capacità è cresciuta del 4,9%, mentre il load factor medio registra una leggera contrazione (-0,1%), attestandosi all’81,4%.
La regione ad aver registrato la crescita maggiore è l’Asia-Pacifico (+8,5%); in aumento del 4,1% i passeggeri anche in Medio Oriente; in Europa la crescita è stata del 3,4%; crescita contenuta, invece, per il Nord America (+0,9%); in America Latina il traffico ha registrato una crescita del 6,4%; in Africa i passeggeri sono aumentati del 5,1%.
Nel mese di aprile il traffico domestico è cresciuto dell’8,5%, spinto da una crescita a doppia cifra in India e Cina. La capacità è cresciuta del 7,6% e anche il load factor registra un aumento dello 0,7%, attestandosi all’84%.