FlyValan: via ai voli da Genova per Trieste, Ginevra, Zurigo, Barcellona e Bruxelles
“Non parliamo più di un progetto. Parliamo di una realtà”. David Jarach, da oltre vent’anni consulente nel settore aereo e presidente della società milanese “Diciottofebbraio”, esce allo scoperto. Nei giorni scorsi la compagnia aerea FlyValan, costituita con il supporto di un “investitore internazionale attivo nel settore elicotteristico e fornitore, tra l’altro, di Onu e Fao”, ha ottenuto le licenze dalla Iata, e il prossimo autunno avrà la sua base operativa a Genova.
“La compagnia esiste, ha tutte le licenze e ha già ottenuto gli slot necessari per operare. Ci rivolgiamo principalmente a una clientela business, ma contiamo di attirare anche il grande pubblico”.
FlyValan collegherà Genova con cinque città: Trieste, Zurigo, Ginevra, Barcellona e Bruxelles. “Inizialmente utilizzeremo un solo velivolo, un Atr 72/500 da 68 posti che battezzeremo “Liguria”. A febbraio prenderemo in consegna un secondo aereo, e a piano industriale ultimato ne avremo a disposizione cinque”.
FlyValan collegherà Genova con Trieste tre volte a settimana, mentre le restanti città saranno collegate due volte. Dal lunedì al venerdì, perché “nel week end ci dedicheremo all’attività charteristica, a Genova ma anche in altri aeroporti. Abbiamo richieste da tour operator e società sportive”.
In futuro, se il mercato reagirà positivamente, la frequenza è destinata ad aumentare. Molto dipenderà dai prezzi che, assicura Jarach, “saranno decisamente competitivi. Saremo i primi in Italia a offrire una tariffazione che negli Stati Uniti esiste da tre mesi, chiamata “basic” e capace in alcuni casi di essere più vantaggiosa dei vettori low cost. Non solo: abbiamo fatto un’indagine comparativa che dimostra come FlyValan sarà più competitiva di compagnie che raggiungono le nostre destinazioni obbligando il cliente a uno o più cambi”.
“L’intenzione è quella di crescere qui – ha concluso Jarach -. Il personale che assumeremo sarà selezionato a Genova e gli aerei faranno manutenzione al “Colombo”. Non parliamo di grandi numeri, ma il segnale vuole essere comunque forte”.