easyjet: riduzione record delle emissioni di Co2
Per la prima volta le emissioni di Co2 prodotte dai velivoli easyjet scendono al di sotto degli 80 grammi per passeggero chilometro, traguardo reso possibile dalla politica di miglioramento delle tecnologie e dell’efficienza operativa e la crescente attenzione alla riduzione dei pesi messa in atto dalla compagnia scozzese.
Dal 2000, anno in cui è iniziato il monitoraggio, le emissioni di Co2 si sono ridotte di oltre il 31%, da 116,2 grammi a 79,98 grammi per ogni passeggero chilometro; lo scorso anno erano attestate all’81,5%.
A questo punto easyjet ha previsto un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni a 77 grammi entro il 2020, che significherebbe una riduzione di oltre il 33% in vent’anni.
I piloti risparmiano carburante, ad esempio, utilizzando solo uno dei due motori durante il rullaggio, che richiede circa 20 minuti a volo – l’equivalente di circa 4 milioni di miglia ogni anno -. Utilizzano inoltre il più possibile i dispositivi elettrici degli aeroporti, finché sono a terra, piuttosto che l’alimentatore ausiliario a bordo, che consuma carburante. Inoltre i programmi di manutenzione prevedono la regolare pulizia dei compressori dei motori per assicurarne la maggiore efficienza possibile.
La compagnia persegue, inoltre, una politica di riduzione del peso in ogni area possibile dei velivoli. Ad esempio i nuovi sedili offrono ai passeggeri maggiore spazio ma sono anche il 26% più leggeri rispetto alla versione precedente. Inoltre i piloti utilizzano ormai dei tablet, che hanno sostituito pc portatili e carte di navigazione stampate. Quest’operazione ha permesso di risparmiare 27 kg di carta su ogni aereo, che ha portato a una riduzione di oltre 2.000 tonnellate di emissioni di Co2 ogni anno.