Alitalia: pre-accordo con i sindacati, ora un referendum
Dopo oltre 15 ore di trattativa, Alitalia ha raggiunto un pre-accordo con i sindacati e le associazioni professionali di categoria che ora dovrà essere sottoposto a referendum dei lavoratori. Se l’esito sarà positivo verrà sottoscritto un “accordo coerente con tale verbale”. La soluzione si è resa possibile grazie ad una grande riduzione degli esuberi. Nel complesso i tagli scenderanno da 2mila a 1700 persone, con gli esuberi del tempo indeterminato che scendono dalle iniziali 1.338 a 980 unità. La riduzione è resa possibile dal recupero di circa 300 persone dalle esternalizzazioni previste dal Piano. Nello specifico, i lavoratori recuperati e che, nella fase iniziale del confronto sarebbero dovuto essere esternalizzati, provengono dall’area manutenzione e da pezzi del call center.
Tra le altre misure previste, inoltre, il ricorso alla cigs entro maggio 2017 per due anni, l’attivazione di programmi di politiche attive del lavoro, con riqualificazione e formazione del personale, misure di incentivazione all’esodo, miglioramenti di produttività ed efficienza, con un rinvio in azienda per la definizione entro il prossimo mese. Per quanto riguarda invece il personale navigante, l’intesa prevede un taglio medio dell’8% nella retribuzione e interventi operativi per ridurre il costo del lavoro. Nei voli a lungo raggio ci sarà un’assistente di volo in meno e sarà ridotto anche il numero dei riposi. Gli scatti di anzianità diventeranno triennali, con il primo che partirà nel 2020.