Air Italy: 10 mesi di cassa integrazione ma resta spettro licenziamenti
Dieci mesi di cassa integrazione per i circa 1.500 dipendenti di Air Italy, sui quali continua a gravare, a partire dal 18 agosto lo spettro del licenziamento collettivo. Il 17, infatti, scade il blocco ai licenziamenti previsto dalle norme emergenziali sul Coronavirus e senza un nuovo intervento nel Decreto Agosto la procedura riprenderebbe il suo corso.
Arrivano per il momento le prime garanzie dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che ha annunciato ai sindacati convocati a Roma e in videoconferenza da Olbia, che il Governo inserirà nel prossimo decreto la norma che estenderà anche ai lavoratori Airitaly la cig già prevista dai precedenti provvedimenti per altre categorie lavorative. Secondo quanto emerso nell’incontro, nei giorni scorsi i vertici societari della compagnia aerea in liquidazione hanno lasciato la porta aperta agli ammortizzatori sociali. Non solo, all’incontro con i rappresentanti sindacali Filt-Cgil, Uiltrasporti, Ugl Ta, Associazione dei piloti, Cobas e Usb, la ministra ha garantito che il Governo si sta muovendo contemporaneamente con il coinvolgimento diretto di più ministeri per la creazione di un percorso industriale in grado di riassorbire al lavoro tutti i dipendenti della compagnia che oggi si sono mobilitati con tre diversi presidi: due a Roma in piazza Barberini e in Porta Pia, e uno a Olbia, all’ingresso dell’aeroporto Costa Smeralda.