Sviluppo Capitale, Mise e Comune di Roma al lavoro: 5 aree sviluppo, 19 progetti
Diciannove progetti da attuare immediatamente o di particolare interesse strategico, dal piano per rinnovare la flotta di Atac e le pattuglie interforze contro l’abusivismo e la vendita di merci contraffatte fino alla riqualificazione energetica di 250 scuole e il centro internazionale di ricerca biomedica e delle terapie innovative per la vita. E’ la prima tranche di azioni di rilancio previste dal Piano industriale “Sviluppo Capitale” che è stata presentata dal Tavolo Roma del ministero dello Sviluppo economico, Regione Lazio e Comune di Roma riunito ieri per la seconda volta dopo l’incontro del 17 ottobre. Oltre al Ministro Calenda, la Sindaca di Roma Virginia Raggi ed il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, presenti al tavolo per illustrare i progetti la Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Prefetto di Roma Paola Basilone, l’Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti Fabio Gallia e il Presidente di Istituto Luce Roberto Cicutto.
Ed è di oggi la notizia della concesssione da parte del Tribunale di Roma ad Atac di altri 60 giorni di tempo per presentare il Piano industriale e gli altri documenti previsti dalla legge per finalizzare la proposta definitiva di concordato. Il termine, originariamente fissato per il 27 novembre 2017, viene quindi prorogato al 26 gennaio 2018.
Il piano Sviluppo Capitale prevede in totale 30 interventi, organizzati su 5 pilastri di rilancio produttivo della città: competitività e innovazione; energia e mobilità sostenibile; turismo; riqualificazione urbana ed una serie di interventi settoriali per favorire produzione e lavoro.
I primi diciannove progetti presentati oggi prevedono, fra le altre azioni: l’accesso al credito delle Pmi romane con la firma di un Protocollo d’Intesa MISE/Regione Lazio che istituisce una sezione speciale del Fondo di Garanzia che agevolerà concessioni di credito aggiuntivo fino a 100 milioni di euro alle imprese localizzate a Roma e nel Lazio; l’innovazione e ricerca, con un piano che prevede investimenti e, fra le altre cose, un “welcome package” per studenti o imprenditori che scelgono di venire a Roma per aprire un’azienda nelle zone degradate o periferiche della città; il rilancio del turismo, potenziando le strutture ricettive e puntando ad attirare a Roma alcuni dei 50 eventi mondiali ancora in corso di assegnazione; l’hub dell’aerospazio per far crescere la filiera tecnologica romana e quello dello sport che va dal Parco del Foro Italico al Lungo Tevere fino a gli impianti sportivi periferici; lo sblocco di grandi cantieri come l’Ex caserma Guido Reni e gli ex Uffici delle Dogane a San Lorenzo, con investimenti complessivi di 260 milioni
Una speciale attenzione infine al tema del lavoro e della produzione. Al termine del Tavolo il ministro Calenda ha presieduto una riunione con le principali imprese con sede a Roma nel corso della quale sono stati presentati i risultati di un’indagine/sondaggio realizzata con Unindustria e Ice in cui le prime 100 aziende romane per fatturato e dipendenti delineano quali sono le principali criticità che incontrano nel quotidiano. L’obiettivo è quello individuare soluzioni efficaci che permettano di prevenire l’emergere di crisi aziendali o il trasferimento delle sedi produttive nonché sostenere i progetti di sviluppo e di crescita occupazionale delle stesse.
Una prima riunione plenaria – quella di ieri – cui seguiranno incontri diretti organizzati al MISE con le singole imprese per definire un’assistenza “su misura” e l’attivazione di una task force congiunta Comune, Regione, Ministero per semplificare l’interazione fra impresa e PA. La terza riunione della Cabina di regia di Sviluppo Capitale si svolgerà fra un mese, per presentare i restanti undici progetti di sviluppo su cui stanno lavorando i Gruppi Tecnici e rendere strutturale il Tavolo Roma.