Lombardia: Sorte, nel 2018 nessun aumento per i biglietti ferroviari e costi standard nel Tpl
Anche per il 2018 non ci sarà alcun aumento del costo dei biglietti ferroviari e contemporaneamente il servizio non solo non subirà alcun ridimensionamento, ma verrà anche ulteriormente incrementato. Lo fa sapere l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità della Lombardia, Alessandro Sorte, attraverso una nota.
“Con la fine dell’anno – spiega Sorte – arriva anche la notizia che tutti i pendolari aspettavano e cioè che anche per il 2018 le tariffe dei trasporti non aumenteranno. Per il terzo anno consecutivo – aggiunge – non aumenteremo di un solo centesimi il costo dei biglietti”. Questo però non significa riduzione del servizio. “Per il quinto anno consecutivo – aggiunge Sorte – non taglieremo neanche un chilometro, anzi incrementeremo ancora il servizio aggiungendo nuove corse. Anche questa volta abbiamo fatto più dell’immaginabile per venire incontro alle esigenze del settore così da garantire un 2018 sereno”.
Sorte ha poi aggiunto che entro il 2020 i costi standard saranno una realtà nel settore del trasporto pubblico locale lombardo. I costi standard verranno applicati per il riparto delle risorse destinate alle Agenzie del Tpl. Saranno cioè utilizzati in maniera tale da consentire – con i contratti che saranno sottoscritti dopo le gare – un utilizzo più efficiente dei fondi per il trasporto pubblico locale. “E’ uno step fondamentale – ha spiegato l’assessore – per poter usare al meglio le risorse che abbiamo a disposizione. Auspicavamo che il Governo facesse la stessa cosa con una migliore ripartizione delle risorse a livello nazionale che tenesse conto dell’efficienza e delle esigenze lombarde e invece, ancora una volta, lo anticipiamo”.
Buone notizie anche per quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma in montagna e nelle aree meno densamente abitate: “Grazie ad un attento lavoro di recupero di fondi – ha spiegato Sorte – siamo riusciti a recuperare 5 milioni di euro da aggiungere a quelli che già destiniamo ai trasporti (su gomma ovviamente) in aree di montagna o meno densamente popolate. Mi sembra un altro modo di essere concretamente vicini ai territori più svantaggiati a causa della posizione geografica in cui si trovano”.