Immatricolazione digitale dei veicoli: Italia prima in Unione europea
Grazie all’impegno congiunto della Pubblica Amministrazione, delle case costruttrici e delle loro associazioni rappresentative è stato possibile l’avvio e la messa in esercizio del nuovo processo di immatricolazione digitale dei veicoli che ha coinvolto circa l’80% dei marchi delle case costruttrici presenti sul mercato italiano.
A darne notizia è stato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 9 novembre, giorno in cui l’Italia ha portato a compimento, prima degli altri Stati membri dell’Unione europea, la semplificazione dell’intero processo di immatricolazione degli autoveicoli, introducendo la dematerializzazione del Certificato di Conformità (Coc). Il Coc è quel documento che garantisce la conformità del veicolo al tipo omologato, secondo le norme comunitarie, emesso dal costruttore ed utilizzato al momento della prima immatricolazione dei veicoli a motore.
Tale processo completa il percorso già intrapreso da molti anni relativo alla dichiarazione per l’immatricolazione. Entrambi i documenti, uno tecnico e l’altro amministrativo, rilasciati dalle case automobilistiche e necessari per la registrazione dei veicoli, ora viaggeranno solo tramite Web.
Si tratta di una semplificazione e reingegnerizzazione del processo, nel rispetto delle novità introdotte dal codice dell’amministrazione digitale, che comporta notevoli vantaggi per amministrazioni pubbliche e private e, a valle, per i cittadini. Tra l’altro, il nuovo sistema presenta una maggiore affidabilità dell’intero processo e riduce i tempi necessari per gli adempimenti tecnico-burocratici della messa su strada del veicolo.
Ora, dunque, i costruttori trasmetteranno telematicamente i dati tecnici all’Archivio nazionale dei veicoli, gestito dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, grazie ad un sistema di validazione informatico, il quale garantisce la coerenza degli stessi dati al tipo omologato; i dati in questione verranno in parte riportati sulla carta di circolazione al momento dell’immatricolazione.
Il processo di dematerializzazione segue quello già in atto dal 18 ottobre scorso, data in cui è cessato l’obbligo di esporre il contrassegno assicurativo.
Gloria De Rugeriis