Alto Adige partecipa al progetto Europeo LIFE per una mobilità a zero emissioni
La giunta provinciale dell’Alto Adige ha deciso di aderire al progetto europeo LIFE per diffondere entro il 2025 una mobilità a zero emissioni.
“Vogliamo creare una rete infrastrutturale capillare su tutto il territorio per fare in modo che i mezzi elettrici e a idrogeno abbiano una infrastruttura di riferimento per l’approvvigionamento e la manutenzione, così che entro il 2025 sulle nostre strade possa circolare il maggior numero di veicoli possibili a zero emissioni”, sottolinea il presidente della Provincia Arno Kompatscher.
“Con una maggiore distribuzione sul territorio di colonnine di ricarica rapida per auto e autobus elettrici a batteria, e una più ampia rete di rifornimento per flotte di veicoli pilota a zero emissioni, aggiunge Kompatscher, possiamo sviluppare l’Alto Adige come regione modello per la mobilità sostenibile“.
Progetto LIFE
Il progetto LIFE è strutturato secondo 5 aree d’intervento. La prima riguarda la diffusione dei veicoli ad emissioni zero sia nel traffico privato, con particolare attenzione alle imprese, che nella mobilità pubblica, dove un occhio di riguardo verrà dato al turismo. Il secondo focus, invece, riguarda le infrastrutture di approvvigionamento con 33 colonnine di ricarica per auto elettriche e 5 distributori di idrogeno fra Bolzano, Merano, Brunico, la Val Venosta e la A22. Bolzano, Brunico, Merano e la Val Venosta, inoltre, saranno scelte come zone in cui testare una flotta di veicoli a zero emissioni nel traffico privato e nella mobilità pubblica. Le ultime due aree d’azione del progetto consistono in iniziative di marketing e la diffusione del know-how.
I partner del progetto LIFE, che ha già ottenuto l’ok dall’Unione Europea, sono Alperia, Consorzio energetico Val Venosta, Azienda pubbliservizi Brunico, STA, Eurac, A22 e SASA, con quest’ultima che è stata incaricata di coordinare tutte le iniziative.
In totale, l’investimento previsto in Alto Adige si aggira attorno ai 22,6 milioni di euro: 7,9 milioni provengono da fondi europei, poco meno di 7 vengono messi a disposizione dalla Provincia di Bolzano mentre i restanti 7,8 sono suddivisi tra i partner.