Veicoli commerciali e industriali 2025, il mercato tra cali e incentivi
Segnali di ripresa con i nuovi incentivi per la transizione ecologica
Il mercato dei veicoli commerciali e industriali in Italia, nei primi nove mesi del 2025, evidenzia un andamento altalenante.
Secondo i dati ANFIA, i veicoli commerciali leggeri immatricolati sono 141.418, in calo del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nonostante ciò, tra luglio e settembre si osserva un miglioramento, con una crescita media del 10,1% che segnala un progressivo recupero della domanda.
Il comparto degli autocarri pesanti registra 20.823 immatricolazioni, con una diminuzione dell’8%. I risultati mensili oscillano tra performance positive e leggere flessioni: luglio chiude a +4,4%, agosto a -4,6% e settembre a +21,9%, segno di un mercato in fase di riassestamento.
Nel settore dei veicoli trainati con portata oltre 3.500 kg, si rileva invece una crescita del 12,2%, pari a 11.520 rimorchi e semirimorchi immatricolati. Anche in questo caso, il terzo trimestre segna un incremento medio del 22,7%, sostenuto dall’aumento della movimentazione merci.
Più critico, invece, il comparto degli autobus oltre 3,5 tonnellate, che perde il 16,9% delle immatricolazioni a causa della riduzione dei fondi pubblici per il trasporto locale. Tuttavia, gli ultimi mesi mostrano segnali di recupero con un +29% medio tra agosto e settembre.
Il mercato nell’area UE-EFTA-UK
Nel contesto europeo, il mercato dei veicoli commerciali leggeri (fino a 3.500 kg) totalizza 1,36 milioni di unità, in calo dell’8,5% rispetto al 2024. I principali mercati – Francia, Regno Unito e Germania – segnano flessioni comprese tra il 6% e il 10%, mentre la Spagna cresce del 13,3%. L’Italia, con 141.423 immatricolazioni, rappresenta il 10,4% del mercato europeo, confermandosi quarto Paese per volumi.
Nel segmento degli autocarri superiori a 3.500 kg, le nuove immatricolazioni raggiungono 268.734 unità, in diminuzione del 9,9%. La Germania resta leader con 57.434 veicoli, seguita da Regno Unito, Francia, Polonia e Spagna. L’Italia si posiziona al sesto posto con 20.821 unità e una quota del 7,7%.
Gli autocarri pesanti (≥16.000 kg) totalizzano 218.844 immatricolazioni, in flessione del 9,5%. In questo comparto, l’Italia registra 17.320 veicoli (-8,4%), mantenendo la sesta posizione nel ranking europeo. Crescono invece i veicoli elettrici e ricaricabili, con un incremento del 34,4% rispetto al 2024, segnale di una graduale transizione verso alimentazioni più sostenibili.
Politiche e incentivi per i veicoli commerciali e industriali
Il 2025 segna una fase cruciale per le politiche di rinnovo del parco veicoli in Italia e in Europa, con un rafforzamento degli strumenti di sostegno alla transizione energetica del trasporto merci e passeggeri.
Tra le iniziative italiane più rilevanti figura il Decreto Investimenti ad Elevata Sostenibilità, che destina 50 milioni di euro al periodo 2021–2026 per favorire l’acquisto di veicoli industriali ecologici e l’adeguamento delle flotte aziendali alle nuove norme sulle emissioni.
A questo si aggiunge il Decreto MIT/MEF del 30 maggio 2025, che assegna 228 milioni di euro al settore dell’autotrasporto per il triennio 2025–2027, sostenendo il rinnovo dei veicoli commerciali e industriali e la digitalizzazione dei processi logistici.
Le risorse sono destinate anche a sistemi di sicurezza avanzata, formazione professionale e installazione di dispositivi per la riduzione dei consumi di carburante.
Il Decreto n. 236 dell’8 agosto 2025 rappresenta un ulteriore passo verso l’elettrificazione del trasporto urbano. Con una dotazione di 597 milioni di euro, promuove l’acquisto di veicoli commerciali leggeri elettrici (BEV) da parte delle microimprese operanti nelle aree urbane funzionali.
L’obiettivo è ridurre le emissioni nei centri cittadini e accelerare la transizione dei veicoli per la distribuzione urbana delle merci.
Incentivi per i veicoli a basse emissioni in Europa
Sul piano europeo, l’attenzione è rivolta al rinnovamento del parco circolante e all’espansione delle infrastrutture di ricarica elettrica e a idrogeno, considerate essenziali per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica.
L’Unione Europea incoraggia inoltre gli Stati membri a potenziare gli incentivi fiscali per i veicoli a zero emissioni e a promuovere la riconversione delle linee produttive del settore automotive.
Queste misure, integrate con i fondi nazionali e comunitari, costituiscono un quadro strategico per il rinnovo del trasporto su strada, destinato a sostenere la competitività dell’industria europea dei veicoli commerciali e industriali nei prossimi anni.
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