Trasporti, ASSOTIR: tutelare l’autotrasporto dall’intermediazione parassitaria
ASSOTIR chiede al Governo di recepire il Regolamento UE 1055/2020
ASSOTIR chiede al Governo e al Parlamento di recepire immediatamente il Regolamento UE 1055/2020, norma europea che impone alle società di autotrasporto di avere un numero di addetti e di veicoli proporzionato al fatturato.
L’obiettivo, spiega l’Associazione, è quello di porre fine all’intermediazione parassitaria e garantire un mercato del trasporto equo e trasparente.
Richiesta rilanciata durante il convegno “Filiera Logistica: dare valore all’Autotrasporto”, svoltosi alla Camera dei Deputati. L’evento ha visto la partecipazione del Ministro Matteo Salvini, del Presidente della Commissione Trasporti Salvatore Deidda, del Vicepresidente Andrea Casu, dell’on. Antonino Iaria, dell’on. Alessandro Battilocchio e del Segretario Generale della UETR, Marco Digioia.
ASSOTIR: “contrastare l’intermediazione parassitaria”
Nel suo intervento, la Presidente Anna Vita Manigrasso ha ribadito. “Servono impegno e determinazione da parte di governo e Parlamento per vincere una battaglia che, oltre ai trasportatori veri, sarà decisiva per contrastare l’intermediazione parassitaria, effettiva zavorra del mercato.”
Manigrasso ha poi segnalato le distorsioni del sistema. “In Italia, ancora oggi, anche avendo un solo camion si possono fare contratti di trasporto milionari, salvo poi darli in subvezione.”
E ha aggiunto: “Il contrasto all’eccesso di intermediazione è fondamentale in questa fase storica in cui il mercato si sta concentrando nelle mani di colossi imprenditoriali, spesso multinazionali.”
Sull’iter normativo, la Presidente di ASSOTIR ha ricordato che “gli ultimi due governi hanno fatto scadere le deleghe, mentre la bozza predisposta dall’attuale esecutivo è ferma da due anni. E oltretutto, i tempi per completare l’iter, 18 mesi, sono molto stretti.”
Infine, ha richiamato le altre battaglie portate avanti da ASSOTIR.
“Le misure sui costi minimi e una disciplina efficace per riconoscere ai vettori il costo delle soste al carico e allo scarico convergono tutte verso lo stesso obiettivo: mettere a disposizione del vettore strumenti di tutela, perché il vettore è la parte largamente soccombente. Il legislatore deve tenere conto della disparità di forze in campo che spesso si traduce in condizioni di ricatto per il vettore.”
Gli esperti: “La scheda di trasporto per la tracciabilità”
Il professor Massimo Campailla, docente di Diritto della Navigazione e dei Trasporti all’Università di Trieste, ha sostenuto la proposta di ASSOTIR di introdurre strumenti efficaci per garantire trasparenza nella filiera, a partire dalla scheda di trasporto.
“La scheda di trasporto avrebbe semplificato l’attività di controllo. È stata abrogata in un’ottica di semplificazione, ma in un mondo sempre più digitalizzato è verosimile ritenere che tali complessità sarebbero oggi in gran parte agevolmente superabili.”
Campailla ha ricordato che il principio della responsabilità condivisa tra committente e vettore resta difficile da applicare per “l’inefficacia dei controlli” e per la difficoltà nel “fotografare correttamente l’intera filiera dei soggetti”.
ASSOTIR: “Regole per un mercato trasparente e competitivo”
Il Segretario Generale di ASSOTIR, Claudio Donati, ha concluso i lavori del convegno. Ha sottolineato la necessità di norme certe e verificabili: “Quello che chiediamo oggi sono regole. Regole che diano disciplina al mercato del trasporto, in modo che la competizione tra le imprese avvenga all’interno del perimetro della legalità e della sicurezza.”
Donati ha precisato che “l’intermediazione oggi vale almeno 4-5 miliardi di euro, sui 60 miliardi complessivi che muove il settore dei trasporti”, e ha rilanciato la proposta dell’Associazione: “Per questo chiediamo che chi vuole esercitare questa professione debba disporre di un organico e di un parco mezzi proporzionato all’attività che svolge. E chiediamo di introdurre o reintrodurre un meccanismo di tracciabilità delle merci. Perché è assurdo che in un mondo in cui si traccia tutto – le ore di sosta, di guida, il carburante consumato, i pedaggi – l’unica cosa che non viene tracciata siano i passaggi tra i vari soggetti della filiera.”
Il Regolamento UE 1055/2020
Per ASSOTIR, recepire il Regolamento UE 1055/2020 significa difendere l’autotrasporto italiano e garantire un mercato basato su legalità, trasparenza e concorrenza leale.
L’Associazione sottolinea che si tratta di una battaglia strategica. Serve per la sopravvivenza delle piccole e medie imprese di trasporto, oggi schiacciate da logiche speculative e da un’eccessiva intermediazione.
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