Tachigrafo, termine di notifica della multa: chiarimenti della Cassazione
Il termine di notifica della multa decorre dopo verifiche e accertato illecito
Il termine di notifica della multa per irregolarità legate al tachigrafo inizia a decorrere solo dopo il completamento delle verifiche e l’accertamento effettivo dell’illecito. Lo precisa la Corte di Cassazione nell’Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 2 N.2207 del 2025.
Quando decorre il termine di notifica del verbale sul tachigrafo
Una società di autotrasporto ha impugnato una sanzione sostenendo che la notifica fosse tardiva. La multa riguardava l’uso scorretto del cronotachigrafo.
La Suprema Corte ha respinto il ricorso: il termine di novanta giorni non parte dal momento dell’infrazione, bensì da quando l’amministrazione ha ultimato le analisi tecniche necessarie per accertare la violazione.
Questo principio assume rilievo per tutti i casi in cui l’infrazione non è immediatamente visibile, ma emerge solo dopo un esame dei dati digitali.
Tachigrafo e notifica della multa: la decisione della Cassazione
Nel caso esaminato, il Comune aveva contestato la violazione dell’articolo 179 del Codice della Strada, relativa alla circolazione di un mezzo privo della carta del conducente inserita nel tachigrafo. Durante il controllo su strada, gli agenti avevano scaricato i dati del dispositivo per un’analisi successiva, dalla quale era emersa la mancanza.
La Cassazione ha confermato che la notifica è tempestiva se effettuata entro novanta giorni dalla conclusione delle verifiche, e non dalla data dell’evento. La data dell’accertamento coincide dunque con la fine dell’attività di controllo, non con la mera constatazione iniziale.
Analisi tecnica del tachigrafo e legittimità della contestazione differita
I giudici hanno sottolineato che, quando l’accertamento richiede indagini complesse o analisi di dati, la contestazione differita è pienamente legittima. Il caso del tachigrafo rientra in questa tipologia, poiché la violazione non può essere riconosciuta immediatamente.
Gli operatori, infatti, devono prima eseguire il download dei dati e successivamente analizzarli in ufficio. Solo al termine di questo processo si può parlare di illecito accertato. La decorrenza del termine per la notifica parte quindi da questo momento, come chiarito dalla Suprema Corte.
Effetti della sentenza per aziende e conducenti
La decisione della Cassazione consolida un orientamento importante: l’amministrazione può notificare la sanzione anche a distanza di tempo, purché rispetti i novanta giorni successivi alla conclusione dell’analisi.
Per le imprese di autotrasporto e per i conducenti professionali, ciò significa che una multa collegata al tachigrafo resta valida anche se notificata dopo settimane, a condizione che l’illecito sia stato individuato con verifica tecnica completa.
Questo equilibrio tra tempestività della difesa e accuratezza dell’accertamento tutela sia i diritti dei cittadini sia la correttezza dell’azione amministrativa.
Chiarimenti pratici sul tachigrafo e sulla notifica della multa
Il conteggio dei novanta giorni inizia solo quando l’amministrazione conclude l’esame dei file registrati dal tachigrafo e ha certezza della violazione.
La contestazione immediata non è obbligatoria nei casi in cui l’irregolarità emerge da verifiche successive: la legge consente che la comunicazione arrivi dopo, purché entro il termine previsto.
Questa impostazione è giustificata dal fatto che l’elaborazione dei dati del tachigrafo richiede tempo, strumenti adeguati e personale tecnico.
L’infrazione non può quindi essere accertata sul posto, ma solo dopo una valutazione approfondita, che legittima la notifica differita del verbale.
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