Tachigrafo, blocco GPS e interferenze GNSS, ecco cosa fare. L’UE interviene sui trasporti
Allarme sicurezza nei trasporti: interferenze deliberate ai segnali satellitari
Il sistema GPS, fondamentale per il funzionamento sicuro e continuo dei trasporti è oggetto di gravi interferenze GNSS.
L’Ue rileva che i disturbi, principalmente sotto forma di jamming (blocco del segnale) e spoofing (manipolazione del segnale), stanno colpendo il settore dei trasporti, compromettendo la navigazione, il posizionamento e la sincronizzazione delle reti e il funzionamento del tachifrafo
Le interferenze rappresentano oggi una minaccia reale e concreta per i trasporti, per tachigrafo, autotrasporto, logistica e per la sicurezza stradale, con ricadute gravi anche su energia, telecomunicazioni e servizi finanziari.
Blocco GPS: trasporti a rischio
Le interferenze GPS sono state segnalate con sempre maggiore frequenza nel nord Europa, soprattutto nell’area del Mar Baltico. Secondo i governi di Lituania, Estonia e Finlandia, si tratta di azioni coordinate provenienti da Russia e Bielorussia, finalizzate a destabilizzare i sistemi satellitari su cui si basano i trasporti europei.
Dal 2024 si è registrata una nuova ondata di attacchi ai segnali GPS, colpendo il tachigrafo dei mezzi pesanti, aerei in volo e, dal 2025, anche le imbarcazioni. Queste interferenze compromettono la capacità di navigazione e la gestione operativa dei trasporti terrestri e marittimi.
Tachigrafo digitale e GPS assente: cosa fare
I tachigrafi installati sui mezzi pesanti si basano sul segnale GPS per registrare i dati relativi alla velocità, alla posizione e ai tempi di guida. In caso di perdita del segnale GPS, è fondamentale agire con tempestività per evitare sanzioni o contestazioni durante controlli su strada.
Ecco le azioni consigliate:
- Stampare immediatamente un report dal tachigrafo alla comparsa del messaggio “segnale GPS assente”.
- Annotare chiaramente il problema GNSS sullo scontrino, segnalando l’interruzione del segnale GPS.
- Conservare il report come documentazione da esibire alle autorità di controllo dei trasporti.
- Verificare l’antenna esterna GPS: assicurarsi che sia certificata dal costruttore del tachigrafo e ben posizionata (sul tetto o sul parabrezza).
- Contattare il fornitore del sistema telematico o l’assistenza tecnica per una verifica hardware e software.
L’UE risponde con 7 azioni per proteggere i trasporti dal blocco
Durante il Consiglio TTE del 5-6 giugno 2025, i Ministri dei Trasporti di vari Paesi europei hanno presentato un appello per un’azione coordinata contro il blocco del GPS. Il messaggio è stato indirizzato ai vertici UE, tra cui l’Alto Rappresentante Kaja Kallas e la vicepresidente Henna Virkkunen.
Le 7 misure prioritarie per salvaguardare i trasporti:
- Sospendere i diritti ITU per Russia e Bielorussia sull’uso delle frequenze radio, finché persistono le interferenze ai segnali.
- Rivalutare la dipendenza esclusiva dal GPS nei trasporti, sviluppando sistemi di navigazione alternativi (radio terrestri, inerziali).
- Formare gli operatori dei trasporti (piloti, conducenti, controllori) al rilevamento delle interferenze GPS e all’uso di soluzioni di backup.
- Collaborare con i produttori di veicoli e strumentazione per aggiornamenti tecnici contro il jamming e lo spoofing GPS.
- Allertare i gestori di infrastrutture critiche (porti, aeroporti, ferrovie, strade) sui rischi connessi al blocco dei segnali.
- Creare piani coordinati per ogni comparto dei trasporti, evitando duplicazioni tra aviazione, marittimo e trasporto stradale.
- Rafforzare la cooperazione con le agenzie internazionali, come ITU, ICAO, IMO,
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