Le grandi opere in Italia? Tassate l’autotrasporto
E’ questa la proposta che arriva dal direttore dell’Ufficio Federale dei Trasporti elvetico (in pratica il ministro dei Trasporti svizzero), Peter Fuglistaler. Intervenuto a Milano ad un convegno per presentare le novità infrastrutturali in Svizzera, a partire dalla galleria di base del San Gottardo, ha invitato il governo italiano a seguire l’esempio elvetico. In Svizzera, infatti, sia il tunnel ferroviario del Lotschberg, già in funzione dal 2007, sia quello in via di completamento del San Gottardo, sono in pratica stati pagati dagli autotrasportatori.
Un miliardo di euro
La tassa sul traffico pesante (Ttpcp) introdotta dal governo elvetico, con i suoi 80 centesimi di franco a chilometro ha fruttato fino ad oggi un miliardo (1 miliardo) di euro alle casse svizzere, quasi tutti investiti nelle infrastrutture ferroviarie. Un principio, quello della cross-modalità dei finanziamenti, che tra l’altro dovrebbe essere previsto anche dalla direttiva europea Eurovignette sulla tariffazione delle infrastrutture e che vede fermamente contraria l’Italia.
La proposta elvetica di una nuova tassa sull’autotrasporto sarebbe comunque impraticabile –per fortuna- nel nostro Paese, dove l’80% delle merci viaggia su gomma e dove tra l’altro solo pochi giorni fa l’Ad di Ferrovie Moretti aveva chiesto agevolazioni differenziate per fasce chilometriche di percorrenza sia per l’autotrasporto sia per la ferrovia.
Chiusura San Gottardo
Peter Fuglistaler ha anche confermato l’intenzione di chiudere per tre anni, a partire dal 2020, il tunnel stradale del San Gottardo (foto) per lavori di manutenzione.