Lavoro: nuove disposizioni urgenti per i lavoratori stranieri in Italia
Le nuove norme per i lavoratori stranieri, ecco cosa cambia
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 230 del 3 ottobre 2025, il decreto-legge introduce una serie di misure urgenti dedicate ai lavoratori stranieri in Italia, con l’obiettivo di favorire l’ingresso regolare, semplificare le procedure di assunzione e contrastare ogni forma di sfruttamento.
Il testo modifica numerosi articoli del D.Lgs. 286/1998 (Testo Unico sull’immigrazione), intervenendo in modo coordinato su permessi di soggiorno, nulla osta, ricongiungimenti familiari e controlli documentali.
Nello specifico di segnala che l’autista, per poter iniziare a lavorare, deve aver conseguito la CQC italiana.
Obiettivi del decreto-legge 146/2025 per i lavoratori stranieri
Il Governo ha adottato il decreto per garantire un sistema più ordinato e trasparente nella gestione dei lavoratori stranieri in Italia.
Le principali finalità sono:
- velocizzare il rilascio dei nulla osta al lavoro subordinato;
- introdurre verifiche di veridicità sulle dichiarazioni dei datori di lavoro;
- rafforzare la lotta al caporalato e alle assunzioni irregolari;
- migliorare la tutela sociale e occupazionale dei cittadini stranieri presenti in Italia.
Questo approccio mira a bilanciare le esigenze del mercato del lavoro con la necessità di garantire legalità e inclusione.
Nulla osta e controlli di veridicità per i lavoratori stranieri
Uno dei punti cardine del decreto riguarda il rilascio del nulla osta per i lavoratori stranieri.
L’articolo 1 modifica diversi articoli del Testo unico, stabilendo che le amministrazioni competenti effettuino controlli di veridicità ex art. 71 del D.P.R. 445/2000 su tutte le dichiarazioni rese a fini di assunzione.
Le verifiche si applicano a:
- richieste di nulla osta per lavoro subordinato e stagionale;
- programmi di ricerca, tirocini o volontariato;
- impieghi promossi da enti o organizzazioni accreditate.
L’obiettivo è eliminare le domande fittizie e rendere più trasparente il processo di ingresso dei lavoratori stranieri in Italia.
Semplificazione per le domande dei lavoratori stranieri
L’articolo 2 introduce la precompilazione telematica delle domande di nulla osta tramite il portale del Ministero dell’Interno, con controlli automatici in tempo reale.
Ogni datore di lavoro privato potrà presentare fino a tre richieste per anno, mentre le organizzazioni datoriali e i consulenti del lavoro abilitati (L. 12/1979) potranno inviare più istanze, proporzionate alla dimensione e all’attività dell’impresa.
Questa innovazione semplifica la gestione delle pratiche e accelera l’assunzione dei lavoratori stranieri, migliorando la tracciabilità e la sicurezza dei procedimenti.
Attività lavorativa dei cittadini stranieri in attesa del permesso
Il decreto 146/2025 tutela anche i lavoratori stranieri durante l’attesa del permesso di soggiorno.
L’articolo 3 consente a chi ha presentato domanda di rilascio, rinnovo o conversione del permesso di continuare a lavorare regolarmente, purché sia in possesso della ricevuta di presentazione.
La norma risolve un problema operativo che spesso costringeva i cittadini stranieri a sospendere il lavoro, favorendo invece la continuità occupazionale e riducendo i rischi di irregolarità.
Permessi speciali e inclusione per i lavoratori stranieri vulnerabili
L’articolo 4 estende la durata dei permessi di soggiorno per casi speciali da sei mesi a un anno e apre ai titolari l’accesso all’assegno di inclusione previsto dal D.L. 48/2023.
Si tratta di una misura che rafforza la protezione dei lavoratori stranieri vulnerabili, favorendone l’integrazione sociale e lavorativa.
L’obiettivo è consolidare un percorso di inclusione stabile per chi ha già avviato processi di regolarizzazione e inserimento nel mondo del lavoro.
Volontariato e ricongiungimento familiare per cittadini stranieri
L’articolo 6 ridefinisce la disciplina dell’ingresso di lavoratori stranieri e volontari in programmi di utilità sociale, che ora saranno regolati da contingenti triennali stabiliti dal Ministero del Lavoro.
L’articolo 7, invece, amplia i tempi per i ricongiungimenti familiari, passando da 90 a 150 giorni, per favorire una gestione amministrativa più flessibile e rispettosa delle esigenze dei nuclei familiari.
Contrasto al caporalato e tutele per i lavoratori stranieri
Il decreto-legge 146/2025 rafforza le azioni di contrasto al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori stranieri.
L’articolo 8 proroga il Tavolo operativo nazionale e ne estende la partecipazione agli enti religiosi civilmente riconosciuti.
L’articolo 9 aggiorna i criteri di accesso al Fondo per il contrasto del reclutamento illegale della manodopera straniera, includendo agenzie per il lavoro e soggetti accreditati.
Con queste disposizioni, il Governo potenzia la cooperazione istituzionale e promuove condizioni di lavoro legale e sicuro per tutti i cittadini stranieri.
Entrata in vigore del decreto e aspetti finanziari
L’articolo 11 introduce la clausola di invarianza finanziaria, garantendo che tutte le misure per i lavoratori stranieri siano attuate senza nuovi oneri per la finanza pubblica.
L’articolo 12 stabilisce che il decreto-legge n. 146/2025 entri in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
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