Incentivi autotrasporto 2025: pressing delle associazioni su MIT e Salvini
I contenuti della lettera di sollecito congiunta di Anfia, Unrae, Unatras, Anita e Federauto
Per sollecitare gli incentivi autotrasporto 2025, il 23 giugno 2025 le Associazioni ANFIA, UNRAE, UNATRAS, ANITA e FEDERAUTO hanno inviato una lettera congiunta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La lettera è indirizzata al Sen. Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’On. Edoardo Rixi, Viceministro del MIT, all’Ing. Vito Di Santo, Direttore della Direzione generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto, all’Ing. Stefano Fabrizio Riazzola, Capo Dipartimento per i Trasporti del MIT, e al Dr. Enrico Finocchi, Presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori.
Le Associazioni chiedono con forza l’attuazione immediata degli incentivi autotrasporto 2025. I fondi sono fondamentali per l’acquisto di nuovi mezzi pesanti, il rinnovo delle flotte e il sostegno alle imprese di autotrasporto nella transizione ecologica e tecnologica del trasporto merci su gomma.
Incentivi autotrasporto urgenti
Le Associazioni dell’autotrasporto evidenziano una forte criticità a livello europeo, dove l’ultimo Action Plan Automotive non ha previsto strumenti per supportare il segmento dei mezzi pesanti, a differenza di quanto accaduto con il comparto auto.
In questo scenario incerto, le imprese italiane di autotrasporto non possono contare su una pianificazione affidabile. Ecco perché gli incentivi autotrasporto 2025 devono essere sbloccati con urgenza, con procedure snelle e trasparenti, per consentire agli operatori di investire in nuove flotte a basse emissioni.
Incentivi autotrasporto 2025: fondi insufficienti
Le risorse oggi disponibili per gli incentivi autotrasporto nel 2025 ammontano a soli 19 milioni di euro. Una cifra insufficiente per coprire il fabbisogno del settore, che secondo le Associazioni dovrebbe avere a disposizione almeno 25 milioni di euro annui.
Inoltre, si attende ancora l’approvazione del piano straordinario da 600 milioni di euro per il rinnovo delle flotte e l’efficientamento del servizio, più volte annunciato dal Ministro Salvini.
Perché servono subito incentivi?
Il rinnovo del parco mezzi è una priorità nazionale per:
- ridurre le emissioni e accelerare la decarbonizzazione del settore;
- migliorare la sicurezza stradale;
- aumentare l’efficienza e la competitività delle imprese italiane;
- sostenere l’industria della produzione e vendita di veicoli industriali.
Gli incentivi autotrasporto rappresentano lo strumento chiave per accompagnare questo processo, a condizione che siano adeguatamente finanziati e stabiliti su base pluriennale.
Le Associazioni: pronti a collaborare per una road map nazionale
ANFIA, UNRAE, UNATRAS, ANITA e FEDERAUTO si rendono disponibili a collaborare con il MIT per definire una road map degli incentivi autotrasporto, che tenga conto delle reali esigenze del mercato e delle aziende.
La richiesta è di stabilire una governance trasparente, risorse certe e scadenze chiare. Evitare, inoltre, ritardi e blocchi che danneggiano la pianificazione e la crescita del settore.
Il futuro dell’autotrasporto passa dagli incentivi
Gli incentivi autotrasporto 2025 sono oggi lo snodo decisivo per il rilancio del settore. Il pressing di ANFIA, UNRAE, UNATRAS, ANITA e FEDERAUTO non riguarda solo un’esigenza economica, ma una visione strategica: innovazione, sostenibilità e competitività.
Ora spetta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e al Ministro Salvini dare risposte concrete. E’ necessario sbloccare i fondi e approvare il piano da 600 milioni per costruire un autotrasporto italiano all’altezza delle sfide europee.
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