Carburante contraffatto in Europa: frode sulla vendita di gasolio
Il meccanismo della frode: evasione IVA e accise per oltre 200 milioni di euro
Smantellata una rete criminale internazionale: l’EPPO indaga su frodi fiscali per oltre 200 milioni di euro per carburante contraffatto e frode sul gasolio.
Una vasta frode fiscale sull’importazione e la vendita di carburante contraffatto e frode sul gasolio smascherata dalla Procura europea (EPPO), in collaborazione con le autorità doganali di Amburgo e Hannover.
L’operazione ha portato alla scoperta di un’organizzazione criminale internazionale attiva nel traffico di carburante contraffatto, con un’evasione per truffa sulla vendita di gasolio stimata di 66 milioni di euro di IVA e 137 milioni di accise.
Carburante contraffatto in Europa: frode sulla vendita di gasolio
Durante l’operazione, condotta tra Berlino, Magdeburgo e altri centri nevralgici in Germania, arrestati due sospettati.
Le perquisizioni hanno portato al sequestro di beni di alto valore, tra cui: criptovalute, orologi di lusso (Rolex), armi da fuoco con munizioni attive, server, documenti fiscali e due casseforti.
Il tutto collegato a un traffico sistematico di carburante contraffatto, introdotto illegalmente nel mercato tedesco e venduto come gasolio regolare, ma in realtà privo di qualsiasi tassazione dovuta.
Il meccanismo della frode con carburante contraffatto: gasolio travestito da olio lubrificante
L’inchiesta, dal nome in codice Water into Wine, ha rivelato un meccanismo sofisticato per frodare il fisco europeo.
Il gruppo criminale utilizzava carburanti di design, ossia prodotti contraffatti, chimicamente modificati per eludere le accise e l’IVA.
Questi venivano introdotti in Europa orientale, dichiarati falsamente come olio lubrificante e successivamente immessi in Germania dove venivano ri-etichettati come gasolio.
Grazie a una fitta rete di società fittizie e fatturazioni false, la rete criminale simulava vendite intracomunitarie per ottenere rimborsi IVA fraudolenti, nascondendo allo stesso tempo la vera natura del gasolio contraffatto.
Gasolio contraffatto e frode fiscale: evasione da oltre 200 milioni
Secondo l’EPPO, dal 2023 l’organizzazione ha causato 66 milioni di euro di IVA evasa e 137 milioni di euro di accise non pagate.
Il totale supera i 200 milioni di euro. Un danno enorme per le finanze pubbliche europee, aggravato dalla vendita illegale di carburante contraffatto su larga scala.
Il gasolio, venduto a prezzi concorrenziali grazie all’evasione fiscale, ha distorto il mercato e ingannato sia i consumatori finali sia le autorità fiscali nazionali.
Riciclaggio dei proventi del carburante contraffatto
Il guadagno illecito derivante dalla frode sul gasolio sarebbe stato reinvestito in metalli preziosi e trasferito su conti esteri tramite canali non tracciabili. Gli inquirenti hanno individuato l’uso di fornitori di servizi di pagamento per occultare i flussi finanziari legati alla vendita del carburante contraffatto.
Le aziende coinvolte risultano registrate in Lituania, Lettonia e Ungheria, ma operavano in coordinamento con altri soggetti basati in Germania, Belgio, Slovacchia e Polonia.
Il ruolo dell’EPPO nella lotta alle frodi sul carburante
L’European Public Prosecutor’s Office (EPPO) ha coordinato le indagini, garantendo il collegamento operativo tra le forze investigative e doganali di più Paesi. L’uso di un posto di comando virtuale, con il supporto di Europol, ha consentito una rapida condivisione delle prove raccolte sulla rete criminale attiva nella frode sul gasolio contraffatto.
L’EPPO ribadisce che tutte le persone coinvolte sono presunte innocenti fino a condanna definitiva.
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