Autotrasporto e logistica, caldo: intervento urgente dei sindacati su Protocollo rischi lavoro
Marco Odone, Responsabile area contrattuale Logistica, Trasporto Merci e Spedizione: perché è urgente l’attuazione del Protocollo
Uiltrasporti, Filt-Cgil, Fit-Cisl, a tutela del settore dell’autotrasporto e della logistica, si mobilitano contro gli effetti sul lavoro delle ondate di caldo intense.
Il 3 luglio 2025, Uiltrasporti, Filt-Cgil, Fit-Cisl, viste le condizioni climatiche di caldo estremo, hanno inviato una lettera ufficiale alle 24 associazioni datoriali firmatarie del Contratto CCNL Trasporti, Logistica, Spedizioni, chiedendo l’apertura urgente di un confronto sull’attuazione del “Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche”, firmato il 2 luglio al Ministero del Lavoro.
Caldo estremo: tutela del lavoro nel settore autotrasporto e logistica
L’obiettivo dell’iniziativa sindacale è tutelare in modo concreto la salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori del comparto autotrasporto, logistica e spedizioni, alla luce delle temperature elevate e del caldo che colpiscono l’Europa e in particolare l’Italia.
Il riferimento è all’articolo 46 del CCNL Trasporti, Logistica e Spedizioni, che già contempla misure in caso di condizioni climatiche estreme, come il caldo estremo,, ora rafforzato dal nuovo “Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche”.
Le richieste dei sindacati per i lavoratori del settore autotrasporto e logistica
Con il prot.150/2025/SU/TM datato 3 luglio 2025, Uiltrasporti, Filt-Cgil, Fit-Cisl hanno formalizzato la richiesta di avviare un confronto a tutti i livelli, coinvolgendo le principali sigle datoriali del settore autotrasporto del CCNL Trasporti, Logistica e Spedizioni: Aadd, Agci servizi, Aite, Aiti, Anita, Assoespressi, Assologistica, Assotir, Casartigiani, Claai, Confartigianato trasporti, Confcooperative, Confetra, Conftrasporto, Fai, Federlogistica, Federtraslochi, Fedespedi, Fedit, Fiap-L, Fisi, Cna – Fita, Legacoop servizi, Trasportunito, Unitai.
Le segreterie nazionali sollecitano azioni immediate affinché le imprese di autotrasporto e logistica associate adottino le misure necessarie, aggiornando i piani di sicurezza e implementando gli strumenti previsti dal nuovo quadro normativo.
Uiltrasporti: Marco Odone – Responsabile area contrattuale Logistica, Trasporto Merci e Spedizione
A sottolineare l’urgenza di un’attuazione concreta del Protocollo è Marco Odone, Responsabile area contrattuale Logistica, Trasporto Merci e Spedizione di Uiltrasporti, che evidenzia le criticità con cui il settore è già oggi chiamato a confrontarsi: “Gli effetti del cambiamento climatico, come il caldo estremo, non possono essere considerati eventi eccezionali, ma realtà con cui il settore autotrasporto e logistica dovrà convivere. Pertanto è necessario inserire nel documento di valutazione dei rischi le ricadute su tutto il personale, viaggiante e non, come già previsto anche dall’ultimo rinnovo contrattuale, dove è anche prevista la possibilità di affrontare nella contrattazione di secondo livello, la strutturazione di azioni specifiche a tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.”
Precisa Marco Odone: “È quindi fondamentale che il Protocollo nazionale trovi applicazione concreta anche nel comparto della logistica e dell’autotrasporto. Come Uiltrasporti chiediamo l’attivazione immediata dei tavoli territoriali per garantire soluzioni tempestive, a partire dall’uso automatico degli ammortizzatori sociali, dalla riorganizzazione dei turni e dalla messa in sicurezza di tutti i lavoratori, anche quelli in subappalto. La salute viene prima di tutto: senza tutele vere, non c’è continuità né produttività.”
Cosa prevede il nuovo Protocollo rischi di lavoro nelle emergenze climatiche
Il nuovo “Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche” firmato al Ministero del Lavoro introduce una serie di misure operative per autotrasporto e logistica immediatamente attivabili, per il caldo estremo, tra cui:
- Ricorso automatico alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) per sospensioni o riduzioni dell’orario di lavoro dovute a eventi climatici estremi. Le ore non verranno conteggiate nel monte massimo previsto dalla legge.
- Riorganizzazione dei turni di lavoro, con possibilità di anticipare le attività nelle ore più fresche della giornata.
- Valutazione del rischio microclimatico nei documenti di sicurezza aziendali (DVR, PSC, POS), compresi quelli delle imprese di autotrasporto e logistica in subappalto.
- Formazione e informazione dei lavoratori sui rischi legati al caldo e sulle misure di prevenzione.
- Sorveglianza sanitaria rafforzata per le categorie più esposte.
- Fornitura di DPI adeguati e abbigliamento idoneo.
- Allestimento di spazi ombreggiati e climatizzati per le pause e i momenti di riposo.
Coinvolgimento territoriale e aziendale
Il Protocollo prevede la possibilità di declinare le misure a livello territoriale, settoriale e aziendale, tramite intese specifiche tra le parti sociali.
Ogni impresa di autotrasporto e logistica dovrà aggiornare i propri piani di sicurezza. Nei cantieri o ambienti outdoor, saranno obbligatorie le misure per prevenire colpi di caldo e malori.
Le imprese, inoltre, non saranno ritenute responsabili per eventuali ritardi nelle consegne legati a fermi dovuti a ordinanze o protocolli ufficiali contro il caldo.
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