Autotrasporto: l’Interporto di Bologna non dimentica i camionisti e realizza una nuova area di sosta e parcheggio
Ecco come l’Interporto di Bologna migliora la vita dei camionisti: nuova area di sosta con servizi, sicurezza e formazione
L’interporto di Bologna investe in formazione e accoglienza per i camionisti con una nuova area di sosta e parcheggio per i camion. Aree attrezzate con bagni, docce, bancomat e distributori automatici per gli autisti di mezzi pesanti.
L’autotrasporto trova un segnale concreto di attenzione all’Interporto di Bologna, dove è in arrivo una nuova area di sosta attrezzata pensata per migliorare le condizioni di lavoro dei camionisti.
Una risposta concreta a una realtà spesso trascurata, fatta di ore in cabina, pasti saltati e notti lontano da casa, che accomuna migliaia di autisti ogni giorno.
Entro luglio 2025, il polo logistico di Bentivoglio metterà a disposizione un nuovo parcheggio sorvegliato con 170 stalli per mezzi pesanti, 4 per furgoni, 12 posti auto e un edificio di servizio completo di bagni, docce, spogliatoi, bancomat e distributori automatici. Un’iniziativa che valorizza il ruolo centrale dei camionisti nell’intero ecosistema logistico.
Camionisti: l’impegno dell’Interporto per sicurezza e benessere
L’annuncio dell’apertura di una nuova area di sosta e parcheggio per i camion, arriva insieme al lancio di una campagna di formazione e sensibilizzazione presso la School dell’Interporto di Bologna, focalizzata su salute e sicurezza nell’autotrasporto. Il progetto, destinato agli autisti di mezzi pesanti, propone un vademecum con sei regole pratiche da seguire, frutto di un confronto diretto con chi lavora sulle strade.
Secondo i dati diffusi, ogni giorno accedono all’Interporto di Bologna circa 5.000 mezzi pesanti, in un contesto segnato da ritardi infrastrutturali. Il Presidente dell’Interporto di Bologna, Stefano Caliandro sottolinea che da si attende anche l’apertura del nuovo casello autostradale e l’ampliamento dell’autostrada. Ritardi che hanno conseguenze anche sulla sicurezza dei lavoratori.
Sondaggio camionisti: il lavoro dietro al volante tra sacrifici e aspettative
Nel corso del convegno “Camionista questo sconosciuto”, in programma il 10 giugno all’interno della fiera “Ambiente e Lavoro”, 35° Salone Nazionale della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro saranno presentati i risultati di un sondaggio condotto su un campione di 121 camionisti.
La ricerca condotta dalla School Interporto Bologna sul campione di 121 camionisti delinea un quadro complesso. L’età media è di 49,3 anni, il 95% sono uomini, l’80% italiani, con una significativa presenza di lavoratori provenienti dall’Est Europa.
Le condizioni lavorative sono spesso difficili: turni notturni, pasti saltati, stress elevato, dolori muscoloscheletrici e scarsa propensione (o possibilità) a sottoporsi a controlli medici.
Tra i temi carenze nei servizi di sosta, bisogno di supporto psicofisico, ritmi di lavoro elevati. Nasce la richiesta, forte e chiara, di maggiore attenzione istituzionale al mondo dell’autotrasporto.
Un passo avanti per l’autotrasporto in Italia
Con questa nuova area di sosta, l’Interporto di Bologna si conferma un modello virtuoso di logistica orientata al rispetto dei lavoratori dell’autotrasporto. Un passo in avanti concreto in un Paese dove le infrastrutture spesso non sono al passo con i bisogni dei mezzi pesanti e degli autisti.
In un momento in cui il settore dell’autotrasporto affronta sfide per transizione, sostenibilità e carenza di autisti l’Interporto di Bologna sceglie di partire dai camionisti. Categoria troppo spesso dimenticata, ma indispensabile per il funzionamento della logistica nazionale.
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