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Autotrasporto, geolocalizzazione obbligatoria per il trasporto di rifiuti pericolosi
CAMION

Autotrasporto, geolocalizzazione obbligatoria per il trasporto di rifiuti pericolosi

Obbligo dal 1° luglio. Ecco cosa devono fare le imprese di autotrasporto entro il 2025

Marta Bettini
26 Maggio 2025
  • copiato!

Le imprese di autotrasporto che effettuano trasporto di rifiuti pericolosi dovranno installare sui mezzi pesanti i sistemi di geolocalizzazione e inviare l’autodichiarazione tramite il portale AGEST. Parte così dal 1° luglio 2025 l’adeguamento al RENTRI, la nuova piattaforma digitale per la tracciabilità.

Dal 1° luglio 2025, tutte le imprese che effettuano il trasporto di rifiuti pericolosi iscritte in categoria 5 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali dovranno dotare i propri mezzi pesanti di sistemi di geolocalizzazione. Lo stabilisce la Circolare n. 2 del 22 maggio 2025 del Comitato nazionale dell’Albo Autotrasporto, in attuazione del DM 4 aprile 2023, n. 59 e della Delibera 3 del 19 dicembre 2024.

Questo obbligo rientra nel nuovo sistema RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti), che dal 2027 raccoglierà in formato digitale i dati sui percorsi dei trasporti.

Geolocalizzazione obbligatoria per l’autotrasporto rifiuti pericolosi

L’obbligo riguarda esclusivamente i mezzi pesanti destinati al trasporto di rifiuti speciali pericolosi. Ogni mezzo pesante dovrà essere dotato di sistemi satellitari in grado di registrare e trasmettere i dati sui percorsi effettuati. La tracciabilità sarà gestita attraverso il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti), operativo dal 13 febbraio 2027 per la trasmissione dei tracciati.

Tuttavia, la dotazione dei dispositivi GPS sarà richiesta oltre un anno prima: dal 1° luglio al 31 dicembre 2025 le imprese dovranno presentare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio tramite il portale AGEST, con l’elenco dettagliato dei mezzi pesanti, comprensivo di numero di targa e telaio.

Trasporto rifiuti pericolosi: l’autodichiarazione AGEST

Le imprese di autotrasporto che effettuano trasporto di rifiuti pericolosi dovranno trasmettere un’auto dichiarazione telematica attraverso il portale AGEST, firmata dal legale rappresentante.

Scadenze chiave

  • Dal 1 luglio al 31 dicembre 2025: periodo utile per inviare la dichiarazione sostitutiva
  • Dal 1 gennaio 2026: l’attestazione sarà richiesta per ogni nuova iscrizione o modifica del parco mezzi pesanti
  • Dal 13 febbraio 2027: scatterà l’obbligo di invio dati geolocalizzati al RENTRI

Scadenze per l’adeguamento: cosa fare entro il 31 dicembre 2025

Secondo quanto previsto dalla Circolare 2/2025, la dichiarazione va presentata:

  • dal 1° luglio 2025 al 31 dicembre 2025
  • anche in più istanze distinte per flotte con molti mezzi pesanti
  • esclusivamente in formato telematico su AGEST

Dal 1° gennaio 2026, il requisito della geolocalizzazione per il trasporto di rifiuti pericolosi diventerà obbligatorio al momento della nuova iscrizione o della variazione del parco veicolare in categoria 5. In caso di mancato rispetto, saranno avviate procedure disciplinari e il rischio di esclusione dall’Albo.

Quando partirà la trasmissione dei dati al RENTRI

L’invio dei tracciati di geolocalizzazione al RENTRI scatterà dal 13 febbraio 2027, cioè dodici mesi dopo la chiusura dell’ultimo scaglione di iscrizioni al sistema. Questa finestra di tempo servirà a imprese e sviluppatori per testare e perfezionare i sistemi.

Nel frattempo è disponibile la versione demo del FIR digitale (Formulario di Identificazione dei Rifiuti), che le imprese possono utilizzare per prendere familiarità con il nuovo formato e integrarlo nei propri software gestionali.

Requisiti minimi per la geolocalizzazione nel trasporto rifiuti pericolosi

Il sistema satellitare installato deve:

  • essere univocamente associato a ogni veicolo (targa + telaio)
  • trasmettere i dati sui percorsi effettuati
  • essere basato su tecnologie presenti sul mercato

Questa dotazione diventa requisito indispensabile per l’idoneità tecnica dei mezzi pesanti che effettuano trasporto di rifiuti pericolosi, come previsto dagli articoli 16 e 17 del D.M. 4 aprile 2023, n. 59.

Trasporto rifiuti pericolosi: cosa fare in caso di flotte numerose

Per le imprese con più mezzi pesanti, la circolare del 22 maggio 2025 consente l’invio di autodichiarazioni distinte per ogni mezzo, a patto che tutte siano presentate entro il 31 dicembre 2025.

Questo approccio permette una gestione più flessibile dell’adeguamento tecnico, senza compromettere la scadenza finale.

FIR digitale già in fase di test

Intanto, è già disponibile in area demo sul portale RENTRI il nuovo Formulario di Identificazione Rifiuti (FIR) digitale, che diventerà obbligatorio dal 13 febbraio 2026.

Sia le aziende che effettuano trasporto di rifiuti pericolosi che gli sviluppatori di software possono accedere alla versione test per familiarizzare con le nuove funzionalità e prepararsi alla digitalizzazione completa.

RENTRI: scadenze per le iscrizioni

L’iscrizione al RENTRI avanza per scaglioni:

  • 15 giugno – 14 agosto 2025: imprese con 10–50 dipendenti
  • 15 dicembre 2025 – 13 febbraio 2026: produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti

Alla fine dell’ultimo scaglione scatterà l’obbligo di registro di carico e scarico e FIR solo in formato digitale.

Cosa devono fare le imprese di autotrasporto entro il 2025

Le imprese dell’autotrasporto che effettuano trasporto di rifiuti pericolosi devono:

  1. Installare i sistemi di geolocalizzazione su tutti i mezzi pesanti utilizzati per i trasporti.
  2. Verificare la corrispondenza univoca tra i sistemi installati e i numeri di targa e telaio.
  3. Trasmettere la dichiarazione sostitutiva tramite AGEST entro il 31 dicembre 2025.
  4. Prepararsi al FIR digitale testando le funzionalità disponibili in versione demo sul portale RENTRI.

Continua a leggere: Trasporto rifiuti, RENTRI modelli registro carico e scarico e FIR definitivi

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