Autotrasporto, carburanti alternativi mezzi pesanti: Salvini, revisione del regolamento Ue
Perchè l’Italia vuole la neutralità tecnologica nell’autotrasporto
Il futuro dell’autotrasporto è al centro del dibattito politico e industriale. Durante il convegno “Neutralità tecnologica: quali soluzioni?”, organizzato da NGV Italy, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha rilanciato la richiesta di una revisione del regolamento europeo per i mezzi pesanti, ponendo al centro la neutralità tecnologica e la valorizzazione dei carburanti alternativi.
L’obiettivo è costruire una strategia europea che non si limiti all’elettrico per i mezzi pesanti, ma apra a tutte le tecnologie disponibili per ridurre le emissioni nel settore dell’autotrasporto, a partire da biometano, idrogeno e biocarburanti avanzati.
Revisione del regolamento Ue emissioni mezzi pesanti autotrasporto
L’Unione Europea starebbe valutando l’ipotesi di anticipare all’autunno 2025 la revisione del regolamento CO2 per i mezzi pesanti, inizialmente prevista per il 2026.
La revisione sarebbe una svolta significativa per il settore autotrasporto, fortemente impattato dai limiti stringenti fissati dal regolamento attuale.
Le norme in vigore prevedono che i camion e i mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate riducano le emissioni di:
- -45% entro il 2030
- -65% entro il 2035
- -90% entro il 2040
Valori considerati da molti operatori del settore autotrasporto inapplicabili, specie in assenza di una visione aperta sull’uso dei carburanti alternativi per i mezzi pesanti.
Carburanti alternativi per i mezzi pesanti dell’autotrasporto
Salvini ha sottolineato che la neutralità tecnologica deve essere il principio guida della transizione energetica. Il Ministro ha poi evidenziato il ruolo strategico dei carburanti alternativi per i mezzi pesanti, sostenendo che l’autotrasporto deve avere la possibilità di scegliere tra più soluzioni per abbattere le emissioni, senza imposizioni ideologiche.
Il Governo italiano chiede dunque che le politiche europee tengano conto della complessità logistica ed energetica del settore dei trasporti pesanti, che difficilmente può adattarsi a un modello elettrico unico, soprattutto nei contesti extraurbani e a lunga percorrenza.
Biometano, idrogeno e biocarburanti: il ruolo dei carburanti alternativi per l’autotrasporto
A difendere con forza l’impiego di carburanti alternativi per l’autotrasporto è NGV Italy, consorzio che riunisce le principali aziende italiane attive nel campo del metano, biometano, idrogeno e carburanti rinnovabili.
Secondo la presidente Mariarosa Baroni, l’Europa non può ignorare l’apporto reale dei carburanti alternativi per i mezzi pesanti, già oggi disponibili e capaci di contribuire in modo concreto alla decarbonizzazione.
NGV Italy sottolinea che il Green Deal europeo ha finora penalizzato tecnologie efficienti, imponendo scelte calate dall’alto che non considerano il ciclo di vita completo delle emissioni, bensì solo ciò che esce dal tubo di scarico.
Transizione tecnologicamente neutrale per l’autotrasporto
Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio rivolto agli operatori del settore, ha espresso il sostegno del Governo a un approccio più aperto auspicando una transizione tecnologicamente neutrale per l’autotrasporto, con l’obiettivo di ridurre le emissioni usando tutti gli strumenti disponibili, non solo l’elettrico.
La linea italiana punta quindi a portare il tema al centro del Consiglio Trasporti UE di questo autunno, cercando di costruire una maggioranza favorevole alla modifica del regolamento. ”.
Commissione UE, attesa per la visita del commissario Tzitzikostas
La possibile apertura europea sarà più chiara nei prossimi giorni, con l’arrivo in Italia del commissario europeo ai Trasporti Apostolos Tzitzikostas, che incontrerà Salvini e parteciperà a un’audizione parlamentare. Sarà un passaggio chiave per capire se anche il regolamento CO₂ sui mezzi pesanti potrà essere incluso nella revisione dell’autunno.
Il confronto potrebbe ridefinire le strategie dell’autotrasporto europeo, offrendo ai carburanti alternativi lo spazio normativo che finora è mancato. In caso contrario, il rischio è che il settore dei trasporti pesanti resti bloccato da vincoli tecnologici troppo rigidi.