Autotrasporto, aumento carburante a causa della guerra tra Israele e Iran
Ecco i motivi dell’aumento prezzi di gasolio, benzina e GPL per il trasporto merci su strada
Il conflitto in corso tra Israele e Iran sta già producendo effetti tangibili sul mercato energetico globale e, in particolare, sull’aumento del carburante per l’autotrasporto europeo.
L’instabilità politica nella regione mediorientale, con particolare riferimento alla possibile chiusura dello Stretto di Hormuz, potrebbe generare a breve termine un aumento del carburante, gasolio, benzina e GPL, in tutta Europa, Italia compresa.
Aumento carburante in aumento: gasolio, benzina e GPL
Le prime conseguenze del conflitto Israele e Iran si stanno manifestando nel mercato all’ingrosso, ma gli effetti sul prezzo del carburante al dettaglio potrebbero arrivare già dalla prossima settimana. Oggi si registrano aumenti locali spropositati del prezzo di benzina e gasolio in alcune stazioni di servizio, sintomo di un mercato nervoso e instabile.
Secondo le stime aggiornate al 12 giugno 2025:
- Benzina Pb95: 5,73 PLN/l
- Benzina Pb98: 6,48 PLN/l
- Gasolio: 5,70 PLN/l
- GPL: 2,80 PLN/l
Tuttavia, per la settimana tra il 16 e il 20 giugno 2025, gli analisti prevedono un rialzo generalizzato del costo del carburante:
- Pb95: 5,79 PLN/l
- Pb98: fino a 6,54 PLN/l
- Diesel: 5,76 PLN/l
- Autogas: stabile a 2,80 PLN/l
Perché è in aumento il prezzo del carburante?
Il nodo cruciale è lo Stretto di Hormuz, passaggio marittimo attraverso cui transita il 20% del petrolio globale. In caso di blocco, l’intera filiera dei trasporti internazionali rischia gravi ripercussioni, con impatti diretti anche sull’autotrasporto europeo.
L’Iran, terzo produttore OPEC con circa 3,4 milioni di barili al giorno, ha un ruolo chiave nel controllo dello Stretto. Secondo i dati dell’EIA (U.S. Energy Information Administration), ogni giorno passano da lì 15 milioni di barili di petrolio e 6 milioni di barili di prodotti raffinati, destinati in gran parte ai mercati asiatici (Cina, India, Corea del Sud, Giappone).
Un eventuale blocco dell’area comprometterebbe non solo le forniture di petrolio, ma anche quelle di GNL (gas naturale liquefatto), di cui il Qatar è uno dei principali esportatori mondiali.
Il Brent vola, poi ripiega: volatilità in aumento
Nella notte tra giovedì e venerdì, il prezzo del greggio Brent con consegna ad agosto ha superato brevemente i 79 dollari al barile, toccando il livello più alto da gennaio. Venerdì mattina il prezzo si è attestato intorno ai 73 dollari, segno di una volatilità estrema causata da tensioni geopolitiche.
Impatto sull’autotrasporto: costi in aumento e incertezza per le imprese
L’autotrasporto è uno dei settori più vulnerabili agli aumenti del prezzo del carburante. Le imprese di autotrasporto, già messe a dura prova dall’inflazione e dalla pressione fiscale, si trovano ora a fronteggiare un nuovo possibile rincaro strutturale.
Le associazioni di categoria lanciano l’allarme: senza misure di compensazione, i costi del trasporto merci su strada rischiano di crescere fino al 15% nel breve periodo, con ricadute dirette sull’intera catena logistica e sull’inflazione.
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