Autotrasporto e logistica bloccati da attacchi informatici: come difendersi
Scopri come difendere autotrasporto e supply chain
Il rapporto ENISA (Agenzia dell’Unione Europea per la Cibersicurezza) conferma che la logistica è colpita dal 20,8% degli attacchi informatici nel settore trasporti. Come proteggere autotrasporto e supply chain da queste minacce digitali.
Il rapporto ENISA Threat Landscape 2025 mette in evidenza una tendenza allarmante: gli attacchi informatici contro il settore dei trasporti sono in forte crescita in tutta Europa. Il comparto dei trasporti è oggi il secondo più bersagliato dopo la pubblica amministrazione, e all’interno di esso la logistica rappresenta il 20,8% degli incidenti registrati, subito dopo il trasporto aereo (58,4%).
Gli attacchi informatici colpiscono la logistica europea
ENISA specifica che la voce “logistica” include una vasta rete di attività, tra cui trasporto su gomma, ferrovia, vie marittime e aeree, oltre ai sistemi informatici che gestiscono magazzini, spedizioni e interporti. Ciò significa che l’autotrasporto o il trasporto merci su strada rientrano a tra i settori più esposti a minacce digitali.
Ransomware e DDoS al centro degli attacchi informatici
Secondo ENISA, gli attacchi informatici nel settore trasporti si concentrano soprattutto su ransomware e attacchi DDoS.
Il ransomware resta la minaccia più dannosa: può bloccare completamente server, piattaforme di prenotazione e sistemi di gestione flotte, paralizzando l’intera catena logistica fino al pagamento di un riscatto.
Gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), invece, sovraccaricano i portali o le reti aziendali, rendendo impossibile accedere ai servizi o pianificare consegne. ENISA rileva inoltre una diffusione costante di phishing, malware e vulnerabilità sfruttate per ottenere accesso ai sistemi interni.
Oltre il 60% degli attacchi informatici ha origine da e-mail di phishing, mentre circa il 20% sfrutta falle di sicurezza nei software non aggiornati.
Autotrasporto e logistica: la digitalizzazione aumenta il rischio
L’evoluzione verso la logistica digitale ha trasformato profondamente anche l’autotrasporto. Oggi camion, furgoni e mezzi pesanti utilizzano tecnologie connesse, tachigrafi intelligenti, sensori IoT e piattaforme cloud per la gestione delle consegne. Questa interconnessione porta efficienza, ma aumenta anche la superficie di attacco informatico.
ENISA sottolinea che molti episodi recenti di blocco operativo hanno coinvolto aziende di trasporto merci e operatori logistici che gestiscono rotte internazionali.
In alcuni casi, gli attacchi informatici hanno causato la paralisi temporanea di terminal e magazzini, con ritardi nelle consegne e danni economici significativi. La crescente automazione e la dipendenza da sistemi digitali rendono quindi l’autotrasporto un bersaglio privilegiato per criminali e attori statali.
Supply chain e sicurezza informatica
La logistica 4.0 è costruita su infrastrutture digitali integrate che uniscono trasporto su strada, ferrovia, mare e aria. Ogni nodo di questa rete, dal magazzino automatizzato al camion connesso, rappresenta un punto vulnerabile.
Gli attacchi informatici contro fornitori, operatori doganali o gestori di flotte possono generare un effetto domino lungo tutta la supply chain.
ENISA evidenzia che molti gruppi di cybercriminali sfruttano tecniche automatizzate basate su intelligenza artificiale per potenziare phishing, intrusioni e sabotaggi digitali.
Questo scenario conferma che la resilienza informatica del trasporto merci è ormai una priorità di sicurezza per l’Unione Europea.
Come difendersi dagli attacchi informatici autotrasporto e logistica
ENISA raccomanda alle aziende di trasporto e logistica di adottare una strategia di cybersicurezza multilivello, capace di prevenire e mitigare gli incidenti.
Le misure chiave comprendono:
- aggiornamento costante di software e dispositivi;
- separazione tra reti aziendali e sistemi operativi dei veicoli;
- formazione del personale contro phishing e truffe digitali;
- backup cifrati e testati periodicamente;
- monitoraggio continuo di rete e accessi;
- collaborazione con i CSIRT nazionali e le autorità competenti.
Per ENISA, la prevenzione è la difesa più efficace: ogni minuto di blocco operativo costa caro alle aziende di trasporto, soprattutto nel contesto della logistica just-in-time.
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