Assotir, manovra: aumento dei costi di gasolio e pedaggi per l’autotrasporto
Aumentano gasolio, pedaggi e possibili rincari ETS dal 2026
La manovra, segnala Assotir, pesa sull’autotrasporto: aumentano gasolio, pedaggi e possibili rincari ETS dal 2026. L’associazione guidata da Anna Vita Manigrasso parla di una nuova stangata da oltre 200 milioni di euro per le imprese del trasporto merci, causata dall’inasprimento delle accise sul gasolio previsto dalla Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri.
A partire dal 1° gennaio 2026, il costo del carburante per i mezzi pesanti aumenterà di 4,05 centesimi al litro, un valore quasi triplo rispetto a quello introdotto a marzo 2025. Un incremento che, secondo Manigrasso, viola l’impegno del Governo a una transizione graduale verso l’allineamento tra accise su gasolio e benzina, come previsto dalle regole del Pnrr. Invece di quattro anni, l’allineamento sarà completato in soli due, con un’accelerazione giudicata “violenta” dall’associazione.
Una manovra che pesa per oltre 200 milioni sull’autotrasporto
Secondo ASSOTIR, la norma ha l’obiettivo di garantire almeno 2 miliardi di nuove entrate per lo Stato, che già oggi incassa circa 40 miliardi l’anno grazie alle accise sui carburanti. Tuttavia, la misura colpirà quasi interamente il comparto dell’autotrasporto, poiché solo i veicoli Euro V e VI superiori a 7,5 tonnellate, circa 300 mila mezzi, saranno esclusi.
L’aumento interesserà quindi oltre 1 milione di veicoli, generando un extra-gettito di diverse centinaia di milioni di euro, ma anche un pesante aggravio per le imprese di trasporto.
Manigrasso: “Un colpo durissimo alle imprese che investono”
“La nuova accisa sul gasolio, afferma la Presidente Manigrasso, avrà ripercussioni pesantissime sull’autotrasporto, che il Governo non sembra considerare. Il rischio è che a inizio 2026 il settore debba fronteggiare altri aumenti: sia per i pedaggi autostradali, ora sbloccati dalla Consulta dopo la fine dell’emergenza Covid, sia per il nuovo sistema ETS sui noli dei traghetti.”
Secondo ASSOTIR, questi costi aggiuntivi rischiano di travolgere le piccole e medie imprese che costituiscono la spina dorsale del trasporto merci in Italia.
Donati: “Serve una strategia complessiva per l’autotrasporto”
Il Segretario Generale Claudio Donati aggiunge che il Governo sta procedendo con interventi frammentari e non coordinati tra i diversi Ministeri: “Da un lato si parla di rilancio dell’autotrasporto professionale, dall’altro si adottano misure che colpiscono chi investe in mezzi e personale.”
Donati denuncia inoltre la mancanza di una strategia organica, sottolineando che le decisioni attuali “mortificano chi lavora davvero nel settore, favorendo solo chi specula senza possedere automezzi o autisti.”
Assotir denuncia la distorsione del mercato e la subvezione
Nella parte finale del comunicato, Manigrasso richiama l’attenzione su un fenomeno sempre più diffuso: la subvezione, cioè l’intermediazione parassitaria di operatori che, pur iscritti all’Albo dei trasportatori, non possiedono né mezzi né personale.
Questi soggetti, osserva la Presidente, scaricano integralmente i nuovi costi – gasolio, pedaggi, ETS – sulle piccole imprese che effettuano concretamente i trasporti. “Per loro – conclude – gli aumenti non esistono, perché vengono trasferiti su chi lavora davvero. Anche questo è un punto che il Governo colpevolmente ignora.”
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