Assotir: convegno al MIT sul ruolo dei consorzi per la competitività delle PMI
I lavori si sono conclusi con l’intervento del viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi
Si è svolto ieri presso il “Parlamentino” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il convegno organizzato da Assotir, “L’Aggregazione nell’autotrasporto: solo storia o anche futuro?”.
Nel corso dell’evento si è discusso su come rilanciare il ruolo dei consorzi di imprese nel settore dell’autotrasporto, per consentire agli operatori di piccole e medie dimensioni di essere competitivi in un mondo sempre più dominato dai grandi player internazionali.
Una strategia che punti al rafforzamento delle PMI dell’autotrasporto
“Abbiamo voluto aprire una riflessione più generale sull’Aggregazione Economica delle Piccole e Medie Imprese dell’Autotrasporto – ha spiegato la Presidente Nazionale dell’associazione, Anna Vita Manigrasso. – Un argomento rimasto un po’ nell’ombra del dibattito associativo, che riteniamo, come Associazione, meriti invece un’attenzione assolutamente prioritaria, perché è fondamentale nella definizione di una strategia che punti al rafforzamento delle PMI dell’autotrasporto nel mercato odierno, dove – lo sappiamo bene – chi detta le regole sono pochi operatori, dalle dimensioni gigantesche”.
Enrico Finocchi, Presidente dell’Albo degli Autotrasportatori, ha fornito alcuni dati aggiornati sul numero dei consorzi operanti in Italia.
Dopo un approfondimento sul piano giuridico in merito alle diverse tipologie giuridiche a disposizione delle imprese che intendono operare in forma aggregata, con specifico riferimento alla disciplina delle reti di imprese, si è discusso della consistenza del sistema logistico e del trasporto italiano che è dimensionato in 116 miliardi complessivi di cui 60 generati dall’autotrasporto merci.
Regole per una competizione
“L’aggregazione è la chiave di volta per essere più forti – ha rimarcato Claudio Donati, segretario Generale dell’Associazione – perché le dinamiche di mercato che si sono create non consentono di andare in nessun’altra direzione. Allo Stato chiediamo regole che consentono una competizione, altrimenti il mercato verrà fagocitato dai grandi trasportatori, le multinazionali che spesso non si confrontano con il cliente. Questo in effetti è il dato più allarmante: il più delle volte, anzi quasi sempre, il trasportatore non conosce il proprio cliente”.
Ha concluso i lavori il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, che si è soffermato su alcune tematiche di stringente attualità quali le criticità riguardanti i valichi alpini, la necessità di avere un approccio che tenga conto delle difficoltà del settore in merito ai temi della transizione ecologica e che implica investimenti giganteschi per il rinnovo del parco veicolare.
Infine, ha rappresentato le difficoltà del governo in merito alla recente nuova impennata dei prezzi dei carburanti sostenendo che, come governo, “Non possiamo lasciare questo settore in mano a operatori che – ha concluso Rixi, – potrebbero avere interessi differenti dai nostri”.