Legge di Bilancio: Giachino, ci voleva molto di più per rilanciare economia e lavoro
Venerdì il Fondo Monetario ineternazionale ha confermato che l’economia italiana nel 2017 crescerà dell’1,5%, penultimo posto in Europa, ma ha anche detto che nel 2018 l’Italia crescerà solo dell’1,1%. “Con questo tasso di crescita i pochi sgravi fiscali per le assunzioni dei giovani a cosa serviranno?”, chiede Bartolomeo Giachino, responsabile nazionale trasporti di Forza Italia.
“Non a caso Repubblica l’ha definita una ‘manovrina’ – ha aggiunto Giachino -. Per un Paese che dopo 6 anni di Governi non eletti è al penultimo posto in Europa per tasso di crescita, ai primi posti per disoccupazione e che ha aumentato in questi anni il suo debito pubblico di ben 450 miliardi, occorreva ben altra Legge di Bilancio. La conferma dei 67 anni per andare in pensione conferma il tappo alle assunzioni dei giovani. Così come non si interviene sulle pensioni minime da fame. Una misura che avrebbe sicuramente rilanciato i consumi. Il taglio previsto della spesa pubblica è modesto, anche se dovremo vedere se sarà realizzato perché in questi anni tanti proclami di ‘spending review‘ ma pochi tagli effettivi”.
“Ricordo che nel programma elettorale 2013 di Forza Italia si parlava di un taglio della spesa pubblica di 2% che equivale a un taglio annuo della spesa pubblica improduttiva di 16 miliardi di euro da usare per ridurre la pressione fiscale di pari importo – ha spiegato ancora il responsabile di FI -. Era una proposta che avrebbe rilanciato la economia e il lavoro ma i Governi a guida Pd si sin ben guardati dal metterla in atto.
La manovra contiene poi delle misure senza senso. Esclude ad esempio l’acquisto dei mezzi pesanti dal superammortamento dimenticando che per i trasportatori il tir ha la stessa funzione che ha un tornio per una azienda meccanica. Il tornio si, il tir no.
E’ la conferma che a sinistra non si capisce la importanza dei trasporti per la economia del nostro Paese. Noi proporremo sicuramente un emendamento per correggere questo grave errore. Con questa Legge di Bilancio si chiude una Legislatura molto deludente in cui i Governi a guida PD non hanno saputo rilanciare con forza un Paese massacrato dalle manovre lacrime e sangue di Monti. Una grande delusione l’hanno avuta i moderati che si sono lasciati incantare dalla Lista Monti e che hanno visto i loro parlamentari appoggiare un governo di sinistra e poi sparpagliarsi in altri gruppi parlamentari. Questo è quello che emerge ad un primo esame manovra economica molto light approvata dal Consiglio dei Ministri”.