Autotrasporto: Assotir, tagli inaccettabili serve una mobilitazione
Mobilitarsi “contro la sordità e il disinteresse del Governo verso un settore decisivo per la ripresa economica del Paese e verso decine di migliaia di P.M.I. e di centinaia di migliaia di addetti”.
Di questo hanno discusso i trasportatori aderenti a T.I. Assotir durante l’assemblea svoltasi in occasione della III edizione della October Truck Fest presso la sede di Romana Diesel S.p.A, a Roma.
L’evento è stato organizzato da Transfigoroute Italia Assotir, tra i presenti: associazioni aderenti a Conftrasporto, Roberto Galanti, segretario organizzativo Fiap e Pasquale Russo, segretario generale di Conftrasporto.
Ospiti speciali dell’incontro, Mario Artusi, ad romana Diesel S.p.A., Fusignani e Lhaut, dirigenti Iveco.
L’assemblea è stata presieduta da Anna Vita Manigrasso, presidente nazionale di T.I. Assotir e da Claudio Donati, segretario Generale dell’assocazione.
“Forte la denuncia delle difficoltà in cui si dibattono le imprese, strette, come non mai, tra la crisi economica, i ricatti dell’intermediazione e la concorrenza selvaggia dei sistemi trasportistici di Paesi con una struttura dei costi, primo fra tutti il costo del lavoro, assolutamente incomparabili con quella italiana – si legge in un comunicato diffuso da Assotir -. Di qui l’inaccettabilità di misure di taglio ai provvedimenti – dal rimborso delle accise sul gasolio da autotrazione a quello di parte dei pedaggi autostradali – ma anche la richiesta, forte e articolata, di interventi per bloccare il falso cabotaggio, la delocalizzazione selvaggia delle imprese e il ricorso a forme di moderna schiavitù come i distacchi trasnazionali di manodopera”.
I trasportatori di T.I. ASSOTIR hanno sottolineato come “solo avanzando con coraggio verso l’unità della categoria e vincendo le resistenze di chi vorrebbe salvaguardare le proprie piccole rendite di posizione sarà possibile, come proprio in questi giorni ci insegna l’esempio della mobilitazione francese contro l’Ecotaxe, ottenere di far pesare nel giusto modo, l’autotrasporto al tavolo delle grandi scelte economiche e sociali del Paese”.