Roma, ZTL bus turistici: il Consiglio di Stato ripristina le tariffe maggiorate
Con la sospensione della sentenza del TAR del Lazio, tornano ad applicarsi le tariffe più elevate, ovvero quelle aumentate del 200% rispetto ai costi precedenti, come stabilito dalle ordinanze commissariali nn. 33 e 50 del 2024.
Importante aggiornamento per tutti gli operatori del trasporto turistico a Roma: le tariffe di accesso dei bus turistici alla zona a traffico limitato (ZTL) B della Capitale, precedentemente annullate dal TAR, tornano ad applicarsi con l’aumento del 200% previsto per l’intero periodo giubilare.
Questa significativa novità arriva direttamente dal Consiglio di Stato, che ha deciso di ripristinare l’applicazione delle tariffe maggiorate. Approfondiamo il nuovo provvedimento e cosa cambia, nel concreto, per gli operatori di pullman e bus turistici.
ZTL B, il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del TAR
Il Consiglio di Stato si è pronunciato sul ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Commissario Straordinario per il Giubileo, Gualtieri, e ha sospeso l’esecutività della sentenza del TAR del Lazio n. 6949 del 7 aprile 2025.
La vicenda dalle ordinanze commissariali all’annullamento del TAR
La questione ha origine con le ordinanze commissariali nn. 33 e 50 del 2024, emesse dal Commissario Straordinario per il Giubileo, Gualtieri; provvedimenti che avevano stabilito un incremento del 200% delle tariffe per l’accesso dei bus turistici alla ZTL B di Roma.
Dallo scorso settembre, e con validità per l’intero Anno Santo, è infatti in vigore uno specifico piano tariffario per i bus turistici che attraversano Roma.
Le iniziative a sostegno della mobilità e della gestione del traffico intraprese dal Comune di Roma Capitale prevedono, nello specifico: una riduzione del 27% del costo per l’accesso alla ZTL A e, contestualmente, un aumento significativo delle tariffe per l’ingresso alla ZTL B, che include le aree più centrali della città. Per quanto riguarda la ZTL C, vige il divieto di transito, seppur con alcune deroghe.
Fin dalla sua introduzione, il nuovo piano tariffario ha incontrato una forte opposizione da parte delle aziende di trasporto turistico. Lo scorso 8 aprile, il Tribunale amministrativo regionale, dando ragione alle società di pullman e bus turistici, ha deciso di annullare, con la sentenza n. 6949 del 7 aprile 2025, l’esecutività delle due ordinanze sopra menzionate per “difetto di competenza” in capo al Commissario Straordinario. L’ordinanza era stata sottoscritta da Gualtieri in qualità di commissario governativo, mentre, a giudizio dei magistrati, l’atto doveva essere emesso dal sindaco, configurandosi come autorità comunale
Cosa cambia concretamente per gli operatori del trasporto turistico
Il Consiglio di Stato, intervenendo in via provvisoria, ha deciso di sospendere la sentenza del TAR, per dare priorità all’ottimizzare la gestione dei flussi di traffico durante il Giubileo. Stando a quanto si legge nel documento, risulta infatti “prioritario garantire la redistribuzione e la conseguente decongestione del traffico veicolare dei bus turistici verso le zone periferiche della città, riducendo la pressione sulle aree centrali.”
Ciononostante, ha riconosciuto le ragioni articolate degli appellanti: la prossima udienza si terrà il 9 ottobre; nel frattempo, il provvedimento resterà valido per tutta la durata dell’estate, con un impatto diretto e immediato sull’operatività degli operatori dei bus turistici.
Con la sospensione della sentenza del TAR del Lazio, tornano infatti ad applicarsi le tariffe più elevate, ovvero quelle aumentate del 200% rispetto ai costi precedenti, come stabilito dalle ordinanze commissariali nn. 33 e 50 del 2024.
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