Sicilia: Anav chiede un tavolo urgente per programmare le autolinee
L’Anav – Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori – chiede con urgenza un tavolo tecnico con la Regione Sicilia in merito alla programmazione dei servizi e per la scadenza dei contratti di fine 2015.
Anav segnala, attraverso una nota, che a distanza di nove mesi alla scadenza dei contratti di affidamento dell’esercizio delle autolinee all’azienda pubblica AST, alle municipalizzate ed alle aziende private, “la Regione Sicilia non ha ancora effettuato la programmazione dei servizi da mantenere e non ha elaborato un piano regionale dei trasporti”. L’Associazione degli operatori privati di autolinee chiede quindi un tavolo tecnico di confronto per conoscere i programmi della Regione, da presentare alle 70 aziende aderenti all’Associazione, e “ai 1.500 lavoratori che ogni anno garantiscono gli spostamenti di 30 milioni di passeggeri e che percorrono con gli autobus 48 milioni di chilometri. Non solo la Regione non programma e non apre il tavolo – spiega l’associazione – ma ritarda oltre misura l’erogazione dei pagamenti dovuti alle aziende, mettendone a rischio la sopravvivenza, anche se le aziende private si sono mostrate nei fatti competitive e virtuose, soprattutto per la mancanza di sprechi ed i bassi costi di esercizio. Gli operatori di autolinee in Sicilia, come tutte le aziende d’Italia, riscuotono dai viaggiatori l’incasso dei biglietti e degli abbonamenti e ricevono – per mantenere i prezzi sociali – un corrispettivo medio di 1 euro per ogni chilometro percorso dagli autobus. Il più basso corrispettivo d’Italia, ove la media è di € 2,2 per ogni chilometro percorso dagli autobus, anche laddove le autolinee sono state assegnate attraverso le gare”.
“Siamo pronti alle gare ma non vorremmo che questo ritardo nella programmazione giustifichi, alla data della scadenza dei contratti di affidamento, il ricorso a provvedimenti d’urgenza pasticciati a danno degli utenti, delle casse regionali e degli operatori privati” ha affermato il presidente Anav Sicilia, Antonio Graffagnini.
Anav ha poi voluto difendere l’operato delle aziende che operano sull’Isola, in particolare quelle private che “assicurano servizi efficienti anche nelle zone più impervie e disabitate della Sicilia in quantità maggiore alle tratte, dichiarate in perdita, esercitate dall’AST presente nei popolosi hinterland delle grandi città”.L’associazione infine ha voluto precisare che i contributi alle imprese siciliane di autolinee servono per mantenere bassi i prezzi dei biglietti e rendere il servizio più “sociale” e più conveniente rispetto all’autovettura privata.