Roma: tpl ingolfato dagli scioperi. Nuove norme per i taxi
Il tpl romano alza la testa. E anche la voce e i cartelli. Prima l’ha fatto con la manifestazione dell’Atac, breve ma roboante, davanti al Campidoglio il 2 novembre. Poi con lo stop di lunedì, quando sui pochi bus in circolazione si leggevano scritte come “Non vogliamo tappare i buchi dell’Atac”. L’ultima spallata alla fragile mobilità della capitale è arrivata ieri con lo sciopero bianco dei macchinisti della metro A, che ha lasciato centinaia di persone in piedi sulle stracolme banchine delle stazioni. E che ha provocato la chiusura della fermata di Termini (dalle 8 circa alle 11), dove per evitare disordini è stato necessario l’intervento dei servizi di sicurezza. Le corse dei treni si sono diradate fino a un intervallo di 15 minuti l’una dall’altra: un’eternità.
Treni vecchi e manutenzione scarsa per mancanza di fondi hanno innestato la marcia di uno sciopero selvaggio che ha fatto infuriare il sindaco Alemanno: “Esprimere il proprio dissenso è sacrosanto. Ma lo sciopero selvaggio no, non è accettabile, è solo una forma di ricatto”. Al primo cittadino di Roma, il volante della situazione sta sfuggendo. E il timone potrebbe perdersi del tutto se dovesse concretizzarsi l’ipotesi rincari dei biglietti Atac da 1 a 1,50 euro, con cui il Comune intende rimpinguare la cassa a partire dal prossimo gennaio. Cgil, Cisl e Uil hanno già detto no, ed è un ‘no’ che non ammette repliche. Secondo l’Adoc poi, l’aumento costringerebbe i cittadini a sborsare 100 euro in più all’anno a fronte di un servizio scadente.
Tuttavia, una piccola vittoria il Campidoglio può vantarla ed è il nuovo regolamento per i taxi, approvato in giunta con 25 voti a favore, 11 contro e tre astensioni. Novità principali: una tariffa unica (i cui eventuali aumenti saranno decisi dalla giunta comunale), l’obbligo per i tassisti di rilasciare ricevuta automatica alla fine della corsa e il numero unico 060609, al quale risponderanno prima il posteggio più vicino e poi la vettura più vicina. Inoltre, più decoro a bordo per chi guida e informazioni in due lingue straniere, più attenzione alle donne che viaggiano sole di notte (aspettando che entrino nel portone) e più corsie preferenziali per snellire la circolazione.
Vincenzo Foti