Milano, città sostenibile per tutti: ecco il piano per la mobilità
C’è tempo fino alla fine del mese di aprile per visionare, valutare ed eventualmente fornire le proprie osservazioni sul Piano Urbano delle Mobilità Sostenibile destinato a ridisegnare la mobilità di Milano da qui ai prossimi 10 anni. Associazioni di categoria, comitati, cittadini e consiglieri comunali possono dare il proprio contributo al piano, presentato il 20 febbraio, che sarà adottato in Consiglio Comunale con tutte le eventuali modifiche apportate nel corso di 60 giorni.
La sfida, dichiarata dallo stesso assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran, è quella di fornire servizi sostenibili e di collegare al meglio ampie zone extraurbane. A livello di trasporto urbano, il progetto si traduce nel potenziamento della rete con il prolungamento di alcune le linee metropolitane oltre i confini comunali, in particolare: la M2 da Cologno Nord a Brugherio e da Assago a Rozzano, la M3 da San Donato a San Donato est, la M5 da San Siro a Settimo e la M4 da San Cristoforo a Corsico – Buccinasco.
È in programmazione, inoltre, la realizzazione di una sesta linea, lungo la connessione radiale Nord-Ovest, Sud-Est, con servizio sugli assi Certosa/Sempione e Tibaldi/Quaranta, e la modernizzazione della M2, con il rinnovo del materiale rotabile, l’impermeabilizzazione delle gallerie e il restyling delle stazioni. E ancora, è previsto l’allungamento del percorso di alcune delle attuali linee tranviarie che verranno trasformate in linee di forza più veloci e complementari alla rete delle metropolitane (le cosiddette Linee T) e l’istituzione di sistemi rapidi su gomma per collegare la città ad alcune importanti direttrici non ancora servite come: Arese – Lainate, Vimercate, Segrate – Pioltello, Paullo, Binasco e del Cusago.
Sul fronte dei parcheggi, il PUMS ne prevede la realizzazione nelle zone metropolitane (Monza Bettola, lungo la direttrice di via Novara, San Donato Est, Corsico – Buccinasco e Lambrate) e lungo le direttrici ferroviarie dell’hinterland. Per quel che riguarda la città, si ritiene di mantenere l’Area C, fino alla realizzazione di M4, ai suoi attuali confini e di istituire una Low Emission Zone in prossimità dei limiti comunali, all’interno della cerchia delle tangenziali.
Per una maggiore sostenibilità, il piano punta, inoltre, a una maggiore promozione dei mezzi di condivisione con l’aggiunta di scooter sharing e di bici a pedalata assistita; in questa ottica sarà necessario garantire il massimo della sicurezza nelle strade attraverso interventi di moderazione della velocità veicolare (zone 30 e isole ambientali).
Nel PUMS è prevista, inoltre, anche la gestione ecosostenibile della logistica merci con un low emission zone e una migliore gestione dei sistemi di carico e scarico. Secondo le analisi effettuate la piena attuazione del PUMS avrà come effetti positivi la riduzione del 25% del traffico nelle zone a velocità moderata, l’aumento della velocità del trasporto pubblico del 17%, il decremento della congestione da traffico dell’11% e la riduzione delle emissioni di gas climateranti del 27%.
Nell’ottica di una città a misura di tutti, il piano prevede infine l’offerta di applicazioni tecnologiche in grado di fornire informazioni sulle condizioni di accessibilità dei percorsi stradali, oltre ad interventi puntuali per le aree di interscambio del trasporto pubblico.