Incidente Bologna: Toninelli, incentivare l’installazione di presidi di guida assistita
“Ieri, 6 agosto, alle ore 13:50 il Comando dei vigili del fuoco di Bologna ha ricevuto una chiamata per l’esplosione di un’autocisterna da 25 metri cubi, sull’autostrada A/14, all’altezza di Borgo Panigale (Bologna) sul cavalcavia su Via marco Emilio Lepido. A seguito della forte esplosione la corsia ha subito ingenti danni con il crollo del cavalcavia”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, in Senato nel corso dell’informativa sull’incidente stradale di Bologna.
“Il bilancio delle persone coinvolte – ha proseguito Toninelli – è di una vittima accertata Andrea Anzolin, di Noventa Vicentina, classe 1976, alla guida del tir della ditta Loro Fratelli di Lonigo (Vicenza), che ha tamponato il camion poi esploso, e ha causato circa 145 feriti. Numerose le vetture incendiate che per la maggior parte appartengono a due autoconcessionarie vicine.
I vigili del fuoco hanno lavorato per ore per spegnere l’incendio che è divampato dopo lo scontro. Una volta spente le fiamme, è stato necessario raffreddare l’area e continuare la ricerca e la localizzazione di altre vittime o feriti. I feriti sono stati immediatamente trasportati nelle strutture ospedaliere più vicine.
Secondo le prime ricostruzioni l’incidente è stato causato dal conducente della ditta del mezzo che trasportava gpl. Il carico ha preso fuoco e ha dato il via a una serie di esplosioni a catena che hanno interessato la vicina caserma dei carabinieri di Borgo Panigale, determinando il ferimento di 11 carabinieri. Sono altresì rimasti feriti 3 poliziotti. Grande merito va alle forze dell’ordine per aver evitato conseguenze peggiori con il loro pronto intervento.
Dalle immagini registrate dalle telecamere di Autostrade per l’Italia, il camion sembrerebbe non aver frenato, nonostante la coda segnalata, finendo su un mezzo fermo che trasportava fusti di solvente. Il conducente di quest’ultimo tir, rimasto ferito, si chiama Antonio Verdicchio, di San Felice al Cancello, nato nel 1973. Il tamponamento ha coinvolto anche una bisarca il cui conducente, ferito anch’egli, di nazionalità rumena, classe 1976, si chiama Silviu Partenie.
Il tamponamento ha innescato l’incendio che dopo circa 4 minuti ha provocato l’esplosione della cisterna che a sua volta ha determinato il crollo della sottostante infrastruttura.
Nel corso della notte sono state effettuate da parte della società Autostrade per l’Italia tutte le verifiche tecniche corredate di prove di carico delle infrastrutture adiacenti che hanno dato esito favorevole e che non hanno evidenziato nessun tipo di problema sulle parti strutturali della medesima opera adiacente alle parti crollate. Pertanto, nella notte è stato possibile ripristinare la pavimentazione danneggiata della carreggiata nord dell’autostrada adiacente a quella dell’incidente e predisporre la segnaletica e le delimitazioni di sicurezza per la riapertura dell’autostrada che è avvenuta stamane alle ore 9,10 a corsia singola e in scambio di carreggiata.
Contestualmente, è stata riaperta anche la tangenziale in direzione Casalecchio. Al momento resta quindi chiusa esclusivamente la tangenziale in direzione opposta, limitatamente al tratto compreso tra lo svincolo 2 e lo svincolo 3. Ciò costituisce una prima risposta importante, anche se parziale, dopo la tragedia al fine di rendere più fluido il traffico, considerato l’esodo estivo.
In merito all’intervento di ricostruzione, Autostrade per l’Italia sta verificando presso i principali produttori nazionali ed europei la disponibilità in pronta consegna di 12 travi con interasse appoggi di 24,65 metri e con altezza di metri 1,10. Tale eventuale disponibilità consentirebbe di ridurre in modo significativo i tempi della ricostruzione, altrimenti stimabili in non meno di 5 mesi.
Circa i costi di ripristino dell’esistente, la società Autostrade per l’Italia informa che al momento sono quantificabili in via di massima in 1 milione di euro, comprensivi degli interventi di demolizione e provvisionali. Le simulazioni sul traffico ci dicono che con l’attuale situazione non avremo disagi in autostrada fino a settembre.
Siamo sicuramente di fronte a una grande tragedia che ha coinvolto non solo un tratto autostradale ma un intero quartiere della città di Bologna.
Come Governo stiamo monitorando minuto per minuto la situazione e stiamo cercando di ripristinare livelli sufficienti di circolazione. Esperti del mio ministero, unitamente a tre Sottosegretari di Stato, sono sul luogo dell’incidente, la nostra presenza lì vuole essere un segno di vicinanza mio e di tutto il Ministero a fianco dei familiari delle vittime e dei feriti. Continueremo ad essere presenti sul luogo dell’incidente per seguire da vicino gli sviluppi della vicenda e fare luce su questa ennesima tragedia.
Forze dell’ordine, forze di polizia, protezione civile, vigili del fuoco, Prefettura, Comune, Ministeri, ciascuno attraverso gli uffici competenti, sono al lavoro in coordinamento tra loro per fare tutto ciò che è necessario. Poche ore fa si è tenuto un summit operativo in prefettura anche per individuare la disponibilità dei siti per poter procedere alle operazioni di demolizione delle parti stabili dell’infrastruttura e alla rimozione dei materiali franati sulla sottostante via Bragaglia, operazioni propedeutiche all’intervento di ricostruzione della sede autostradale.
Intanto, ho già ha espresso la ferma volontà di agire su due fronti. Da una parte vi è la necessità di alleggerire il traffico di merci su gomma e, in aggiunta, la necessità di dotare i tir di tecnologie che riducano al minimo la possibilità di errore umano.
Questo ministero vuole quindi incentivare l’installazione sui mezzi che trasportano merci pericolose – che superano le 35mila unità secondo i dati in nostro possesso – di presidi di guida assistita. Sto parlando di dispositivi anticollisione, frenata automatica, controllo predittivo della velocità. Ritrovati ormai abbastanza comuni nelle nostre auto più nuove e che non possono non corredare questi mezzi pesanti che rischiano ogni momento di trasformarsi in ordigni ambulanti.
Al riguardo, il mio ministero sta dando un forte input alla sperimentazione su strada delle soluzioni di Smart Road e di guida connessa e automatica. E sta introducendo, tra l’altro, sistemi di interazione tra veicoli e infrastrutture capaci di trasferire informazioni e servizi di interesse per la sicurezza e l’efficienza della guida e del traffico nonché sistemi per l’interazione e la collaborazione tra veicoli. Occorre assicurare massimi standard di sicurezza; esistono già norme specifiche abbastanza aggiornate riguardanti il trasporto su strada di merci pericolose, anche profilate in base alla tipologia di materiale. Verificherò comunque se a Bologna le regole siano state rispettate.
Inoltre, il mio ministero e questo Governo lavoreranno in sede di discussione europea sul Pacchetto Mobilità, affinché si trovi un giusto equilibrio tra le condizioni di lavoro dei conducenti e la libertà di prestare servizi transfrontalieri per i trasportatori. Bisogna contemplare una corretta ed equa alternanza tra tempi di guida e tempi di riposo, assicurando piena tutela ai lavoratori della strada. Tutela oggi troppo spesso messa in discussione da forme di concorrenza sleale che penalizzano le nostre imprese dell’autotrasporto”.
“Infine, vorrei sottolineare che non consento a nessuno di strumentalizzare in modo becero e vergognoso quanto accaduto ieri a Borgo Panigale, collegando indebitamente l’evento luttuoso al dibattito circa determinate soluzioni infrastrutturali che riguardano l’area bolognese. Si tratta di dossier su cui questo ministero sta lavorando duramente, allo scopo di garantire la soluzione migliore ai cittadini”, ha concluso il ministro.