Bollo auto, novità dal 2026 anche per le auto elettriche: ecco cosa cambia
Maggiore potere alle regioni, possibilità di pagamenti dilazionati e fermo fiscale tra le principali novità
Bollo auto, dal prossimo anno si cambia. Questa tassa automobilistica annuale è obbligatoria sul possesso di veicoli a motore, motoveicoli e rimorchi immatricolati in Italia. È una tassa di proprietà ed il suo versamento è a favore della Regione o Provincia autonoma in cui il proprietario del veicolo ha la residenza.
Bollo auto: le novità a partire dal 2026
Per il bollo auto dal 2026 vi saranno alcune novità, come prevede lo “Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale”, trasmesso nei giorni scorsi dal Parlamento alle Camere ed in attesa di parere entro il 18 luglio.
Le principali novità
A partire dal 2026, il bollo auto diventerà un tributo locale a tutti gli effetti, conferendo maggiore potere alle Regioni in termini di riscossione e gestione.
Tra le novità previste:
- Maggiore controllo regionale: le Regioni avranno più autonomia sulle regole relative a scadenze, calcolo e pagamenti, anche se i parametri fondamentali (kW, classe Euro) rimarranno;
- Archivio nazionale: sarà potenziato l’archivio nazionale per incrociare i dati e rendere i controlli più stringenti, riducendo l’evasione;
- Pagamento in un’unica soluzione: il sistema delle scadenze fisse sarà abbandonato a favore di un pagamento annuale di 12 mesi a partire dal mese di immatricolazione;
- Possibilità di pagamento quadrimestrale: le Regioni potranno introdurre la possibilità di pagamenti frazionati su base quadrimestrale per alcune tipologie di veicoli.
- Fermo fiscale: la tassa automobilistica sarà dovuta anche in caso di fermo amministrativo di natura fiscale del veicolo.
Queste modifiche mirano a rendere il sistema più efficiente, trasparente e aderente alle esigenze territoriali.
Invariati i parametri su cui si calcola il bollo
- potenza omologata: la tassa si calcolerà sempre moltiplicando l’importo base per i kW indicati al punto P2 della carta di circolazione;
- classe di emissioni: l’importo base aumenterà al diminuire della classe Euro;
- importi base: confermati i 2,58 €/kW per le Euro 4 e superiori; 2,70 €/kW per le Euro 3; 2,80 €/kW per le Euro 2; 2,90 €/kW per le Euro 1 e 3 €/kW per le Euro 0.
Confermati anche gli importi maggiorati del 50% per i veicoli di potenza superiore a 100 kW e il potere delle Regioni di aumentare gli importi fino a un massimo del 10% all’anno.
Cambia il termine per il primo pagamento del bollo auto
Un’altra novità riguarda il termine per il primo pagamento della tassa, che ora è fissato all’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione (finora funzionava così solo se l’immatricolazione avveniva nell’ultima decade del mese). Per le successive scadenze invece, il termine di pagamento sarà l’ultimo giorno del mese in cui il veicolo è stato immatricolato.
Le novità per le auto elettriche
Anche per le vetture elettriche potrebbero esserci dei cambiamenti: sebbene finora esentate dal bollo infatti, dal 1 gennaio 2026 il cambiamento più importante riguarderà il passaggio della gestione alle Regioni che avranno piena autonomia decisionale per regolarsi autonomamente. Sarà possibile introdurre sconti ed esenzioni anche per ibride, Gpl o metano.
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