Auto senza autoradio: Agcom lancia l’allarme
26 milioni di ascoltatori potrebbero restare senza radio in auto
Le auto senza autoradio sono già una realtà. Alcuni modelli di auto, soprattutto tra le citycar elettriche più diffuse tra i giovani, sono senza autoradio e stanno abbandonando del tutto la ricezione FM e DAB per lasciare spazio a semplici interfacce USB e display digitali.
Una scelta nella produzione delle auto che, se non corretta, rischia di mettere fuori gioco uno dei più importanti strumenti di informazione, pluralismo e democrazia: la radio.
A sollevare il tema è Massimiliano Capitanio, commissario dell’Agcom, che ha recentemente lanciato un allarme. Senza un intervento deciso, non sono a rischio solo migliaia di posti di lavoro, ma anche un fondamentale presidio della nostra democrazia.
Auto senza autoradio: Agcom scrive a Governo e Parlamento
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Agcom ha già inviato una nota ufficiale al Governo, sollecitando una valutazione urgente della produzione di auto senza autoradio.
Contestualmente, è in corso anche un dibattito parlamentare per valutare un intervento legislativo che tuteli la presenza della radio all’interno delle auto in base alle norme italiane ed europee.
Secondo Capitanio ci sono case automobilistiche importanti, ma anche produttori di piccole auto elettriche, che hanno eliminato del tutto le autoradio. Questo comportamento contrasta con quanto previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche, che richiede la disponibilità di tecnologie almeno FM o DAB.
Segnalazione al Governo ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera c), n. 1 della legge 31 luglio 1997, n. 249 in materia di interoperabilità dei ricevitori autoradio di cui all’articolo 98-vicies sexies e all’allegato 11 del Codice delle comunicazioni elettroniche. Testo completo
Radio in auto: intrattenimento e presidio democratico
Secondo i dati citati da Agcom, oltre 26 milioni di italiani ascoltano la radio ogni giorno, principalmente proprio durante gli spostamenti in auto. L’eliminazione dell’autoradio dai veicoli di nuova produzione costituirebbe un danno non solo per l’industria dell’informazione, ma anche per il pluralismo dei media.
Agcom considera la radio non solo un mezzo di intrattenimento, ma una rete pubblica strategica. È fondamentale garantire la diffusione del segnale radio anche in situazioni di emergenza o dove altri mezzi di comunicazione non arrivano.
La tendenza all’eliminazione dell’autoradio nelle nuove vetture rischia di colpire duramente l’intero comparto radiofonico, compromettendo sia la libertà di informazione sia la sicurezza comunicativa del Paese.
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