A4: varati due cavalcavia e quattro travi di un ponte
Cinque gru al lavoro nella notte fra martedì 24 e mercoledì 25 luglio, nel tratto di A4 compreso fra Quarto D’Altino e San Donà di Piave per il varo delle campate centrali dei due cavalcavia di Monastier e Pralongo da 92 metri l’una e di quattro travi da 45 tonnellate l’una (26 metri di lunghezza) parte del ponte sul fiume Vallio. Interventi accuratamente pianificati da Autovie Venete (braccio operativo del Commissario per l’emergenza Riccardo Riccardi) e accorpati nell’arco di otto ore di lavoro per ridurre al massimo il tempo di chiusura dell’autostrada inaccessibile, nel tratto Portogruaro – Venezia est in direzione Venezia/Milano e tra l’interconnessione A4/A27 (Venezia-Belluno) da Mogliano sul Passante di Mestre e San Donà di Piave in direzione Trieste, dalle 22,00 alle sei del mattino.
L’intervento più complesso è stato quello del cavalcavia sulla strada provinciale 61 di Pralongo,in comune di Monastier, la cui campata più stretta di cinque metri da una parte e il particolare angolo di curvatura resosi necessario per non limitare la visibilità, hanno richiesto un impegno notevole nelle manovre di varo. Relativamente più semplice il varo della campata centrale del cavalcavia sulla strada provinciale 50 di Fossalta di Piave, così come quello delle delle quattro travi sul fiume Vallio, arrivate con altrettanti tir da Verona e fatte entrare in autostrada dopo la chiusura. Un nuovo cantiere in notturna è in programma per la prossima settimana, con chiusura dell’autostrada dalle 22,00 di martedì 31 luglio alle 6 del mattino di mercoledì primo agosto. Impossibile sospendere i lavori, nonostante il periodo estivo e il conseguente aumento del traffico turistico.
Gli interventi del primo lotto della terza corsia, perfettamente in linea con il cronoprogramma, devono andare avanti per essere conclusi, come da previsioni, entro la metà del 2015. Come ha in più occasioni ricordato il Commissario Riccardi, “si tratta di un’opera complessa, soprattutto perché attraversa un territorio fortemente urbanizzato, basta pensare alle oltre 200 interferenze (metanodotti, elettrodotti, acquedotti, linee telefoniche, canali per le acque consortili) da risolvere che coinvolgono 13 diversi enti”. I numeri, come sempre, rappresentano concretamente cosa significa un lavoro del genere: 900 mila i metri quadri sottoposti a bonifica bellica con oltre 300 mila perforazioni, 500 mila metri quadrati di superficie disboscata, 16.600 metri di New Jersey in calcestruzzo posati, pari a circa 2760 elementi; 1.250 metri di New Jersey in plastica pari a circa 1. 250 elementi; 4 milioni 230 mila chili di acciaio per cemento armato; 33 mila 780 metri cubi di calcestruzzo; 1 milione 976 mila chili di carpenteria metallica; 407 mila metri cubi di materiale movimentato (pari a 27 mila camion).