Ricavi in calo del 14,6% per Enav
Il peggior anno di sempre per il trasporto aereo si ripercuote anche sui conti di Enav. Il traffico aereo, a fronte dell’aumento di quasi il 10% registrato nel primo bimestre dell’anno, nei mesi immediatamente successivi è crollato con punte del 90% rispetto al 2019 per poi risalire in estate e chiudere il 2020 con un calo intorno al 60%. Enav ha chiuso l’anno con ricavi in calo del 14,6% rispetto all’anno precedente, a quota 771,3 milioni di euro, grazie alla protezione fornita dalla regolamentazione europea e alle azioni di contenimento dei costi posti in essere dalla società. L’Ebitda consolidato è stato pari a 210,8 milioni di euro limitando il calo al 30,4% rispetto al 2019 mentre l’utile netto consolidato è di 54 milioni di euro in diminuzione del 54,4% rispetto 2019.
“In uno scenario così complesso, consapevoli del ruolo strategico che Enav svolge per il Paese, abbiamo continuato a garantire il servizio con efficienza, regolarità, sicurezza e salvaguardia della salute delle nostre persone, utilizzando tutte le leve necessarie per proseguire ad investire sulla professionalizzazione delle risorse, sulla digitalizzazione dei sistemi e sulla sostenibilità – ha commentato l’amministratore delegato Paolo Simioni -. Enav è una smart company che ha molte sfide da affrontare, dall’integrare l’Intelligenza Artificiale nel nuovo modello operativo di gestione del traffico aereo, allo sviluppare il cosiddetto U-Space, lo spazio aereo dedicato ai droni. In occasione dell’approvazione dei risultati del 2020 il CdA ha inoltre confermato la dividend policy per gli anni a venire, proponendo allo stesso tempo di non distribuire il dividendo per quest’anno. Considerato l’attuale contesto, credo sia una scelta opportuna e sono convinto che i nostri stakeholder ci sosterranno, consapevoli della capacità e della solidità che la Società può garantire nel lungo periodo”.