Aci World: impatto della pandemia sull’aviazione persiste, ma emergono segnali di ripresa
Nonostante l’emergere di alcuni segnali positivi di ripresa, l’impatto della crisi causata dal Covid-19 sui ricavi aeroportuali sarà ancora profondamente sentito nel 2021. Questo in sintesi quanto emerge dall’ultima analisi rilasciata da Aci World nell’ “Advisory Bulletin: The impact of Covid-19 on the airport business and path to recovery”. Il Consiglio internazionale degli aeroporti prevede che saranno 4,7 miliardi in meno i passeggeri entro la fine del 2021, con un calo di traffico globale del 47,5%. Si stima che questa riduzione dei viaggiatori equivalga a una perdita di entrate di oltre 94 miliardi di dollari, dimezzando le aspettative rispetto alla previsione di base.
Per quanto inizino a emergere prospettive di una ripresa nel corso dell’anno, Aci World stima che diverse regioni del mondo si riprenderanno a ritmi diversi. A livello di Paese, i mercati con un traffico nazionale significativo dovrebbero riprendersi ai livelli pre-Covid nel 2023, mentre è improbabile che i mercati con una quota significativa di traffico internazionale tornino ai livelli del 2019 fino al 2024 o addirittura, in alcuni casi, al 2025. Davanti a questa prospettiva, nell’ottica di supportare e agevolare la ripresa, Aci World ritiene necessario istituire un quadro interoperabile di scambio dei dati sanitari per facilitare la riapertura sicura delle frontiere e i viaggi transfrontalieri. L’associazione ribadisce il proprio supporto a qualsiasi sistema che consenta di condividere i dati di test e vaccinazioni in modo coerente, efficace e in modo da proteggere i dati personali di coloro che li utilizzano.
“Il mondo si sta imbarcando nella più grande campagna di vaccinazione della storia, e vediamo indicazioni positive nei Paesi con alti tassi di vaccinazione e Aci World ha percepito un’escalation di questi segnali e prospettive incoraggianti di ripresa con un’impennata dei viaggi nella seconda metà del 2021 – ha dichiarato Luis Felipe de Oliveira, Direttore Generale Aci World –. Nonostante ciò, la pandemia rimane una crisi esistenziale per gli aeroporti, le compagnie aeree e i loro partner commerciali e abbiamo bisogno di sostegno e decisioni politiche ragionevoli da parte dei governi per garantire che l’aviazione possa alimentare la ripresa economica globale.
Per quanto riguarda l’impatto economico, a seguito di restrizioni di viaggio non coordinate combinate con piccoli mercati interni, si prevede che l’Europa rimarrà la regione più colpita in termini assoluti con una diminuzione stimata dei ricavi di oltre 37,5 miliardi di dollari per l’intero anno 2021 rispetto al 2019. In termini relativi, si prevede che il Medio Oriente e l’Europa subiranno i maggiori colpi con cali rispettivamente del58,9% e 58,1%. L’Asia-Pacifico è la regione con l’impatto relativamente minore, si prevede comunque un calo molto significativo del 40,3%.
“Ci auguriamo – ha concluso de Oliveira – che un aumento della fiducia nei viaggi aerei fornito dalla vaccinazione e dalle misure di sicurezza comporti un aumento del numero di persone che viaggiano al di fuori dei loro Paesi già a partire dalla primavera, per aumentare in modo significativo entro la metà dell’anno. Il recupero dell’aviazione non decollerà, tuttavia, senza un approccio coordinato e coerente a livello globale alla vaccinazione e ai test, unito a metodi sicuri e interoperabili per condividere i test e le informazioni sulla vaccinazione”.