Mercato europeo dell’auto ancora in forte ribasso a giugno, ma migliora rispetto al mese precedente
Nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito a giugno le immatricolazioni di auto ammontano a 1.131.843 unità, con un calo del 24,1% rispetto a giugno 2019. Nel primo semestre 2020 i volumi immatricolati si attestano a 5.101.669 unità, con una flessione del 39,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo il quadro che emerge dagli ultimi dati diffusi da ACEA.
“A giugno, secondo mese dalla fine del lockdown, il mercato auto europeo subisce ancora un forte ribasso (-24,1%), anche se inferiore a quello dei tre mesi precedenti, con marzo a -51,8%, aprile a -78,3% e maggio a -56,8% – ha spiegato Paolo Scudieri, presidente di ANFIA –. Nonostante le misure di stimolo alla domanda introdotte dalla maggior parte dei major market, il recupero delle vendite si prospetta lento e difficoltoso, visto il tremendo impatto della crisi legata all’emergenza sanitaria sull’economia europea e l’incertezza sulle evoluzioni dei prossimi mesi. Tutti i major market dell’UE (UK incluso) – che pesano per il 72% dell’immatricolato complessivo di giugno – hanno continuato a registrare cali significativi nel mese, con l’eccezione della Francia (+1,2%), dove, evidentemente, la nuova formula di incentivazione all’acquisto di veicoli a basse emissioni introdotta a inizio giugno ha sortito i primi effetti. Mantengono una pesante flessione a doppia cifra, invece, la Spagna (-36,7%), il Regno Unito (-34,9%), la Germania (-32,3%) e l’Italia (-23,1%). La chiusura del primo semestre dell’anno a -39,5% equivale ad una perdita di circa 3,3 milioni di auto e nei major market la contrazione risulta superiore alla media europea: -42%, pari ad un delta negativo di 2,56 milioni di autovetture vendute.
L’Italia – che la Commissione europea stima essere l’economia più in sofferenza, con un calo previsto del PIL dell’11,2% nell’anno in corso – ha fatto un primo passo nella direzione del sostegno al comparto automotive, con la recente approvazione alla Camera delle misure di supporto al mercato previste dal DL Rilancio. Purtroppo, le pochissime risorse al momento stanziate darebbero un contributo del tutto insufficiente alla ripartenza del mercato. Ci auguriamo, quindi, che se ne possano reperire a breve di ulteriori per dare un effettivo impulso agli acquisti e alla sostituzione dei veicoli più vecchi in circolazione, indirizzando le scelte dei consumatori verso le alimentazioni alternative, in linea con il rispetto degli obiettivi europei di decarbonizzazione della mobilità. A questo deve aggiungersi, al più presto, la definizione di un piano di politica industriale non solo per governare gli effetti della pandemia, ma anche per proseguire nella transizione tecnologica in atto, intervenendo a supporto degli investimenti delle imprese in ricerca, innovazione e capitale umano e favorendo le aggregazioni e in generale la crescita dimensionale delle aziende”.
Il mercato nel dettaglio dei major market europei
In Italia, le immatricolazioni totalizzate a giugno si attestano a 132.457 unità (-23,1%). Nei primi sei mesi del 2020 le immatricolazioni complessive ammontano a 583.960 unità, -46,1% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2019. L’analisi del mercato per alimentazione conferma la flessione delle immatricolazioni di auto nuove diesel: -35% (-56% nel cumulato). La quota si attesta al 35% sia nel mese sia nel cumulato: l’Italia, tra i major market europei (incluso UK) detiene la quota più alta di auto nuove diesel rispetto al proprio mercato, seguita dalla Germania (31% nel mese; 32% nel cumulato). La quota di auto a benzina è del 40% nel mese e al 43% nel cumulato, con volumi in calo del 28,5% a giugno e del 46% nel primo semestre. Le alimentazioni alternative conquistano il 24,6% del mercato nel mese e il 22% nel cumulato, riportando una crescita del 24% a giugno e una flessione del 15% nella prima metà dell’anno. Tra le motorizzazioni alternative, calano le auto alimentate a gas: -17% nel mese e -43% nel cumulato. Risultano, invece, in crescita le immatricolazioni di autovetture elettrificate: a giugno le auto elettriche crescono del 52%, le ibride plug-in del 315%, le ibride non ricaricabili a benzina del 79,5% e gli ibridi diesel del 55%. Le autovetture elettrificate rappresentano, insieme, il 15% del mercato di giugno e il 13,5% del mercato del primo semestre 2020.
Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 64.927 immatricolazioni nel mese di giugno (-28,2%), con una quota di mercato del 5,7%. Nel periodo gennaio-giugno 2020, le immatricolazioni delle marche italiane ammontano a 290.562 unità (-46,3%), con una quota di penetrazione del 5,7%.
La Spagna totalizza 82.651 immatricolazioni, il 36,7% in meno rispetto a giugno 2019. Nel primo semestre dell’anno, il mercato risulta in flessione del 50,9%, con 339.853 unità immatricolate.
A giugno, crescono solo le vetture ibride plug-in (+230%) e le ibride tradizionali (+23%), mentre calano le auto diesel (-28%, il 29% del totale), quelle a benzina (-48%, il 52,5% del totale), le elettriche (-34%, l’1% del totale) e quelle a gas (-63,5%, l’1,3% del totale). Nel complesso, le autovetture ad alimentazione alternativa crescono del 7% nel mese e rappresentano il 18% del mercato. Nel primo semestre 2020, risultano in ribasso tutti i tipi di alimentazione, tranne le vetture ibride plug-in (+59%).
In Francia, a giugno, si registrano 233.814 nuove immatricolazioni, con una crescita dell’1,2% rispetto a giugno 2019. Nei primi sei mesi del 2020, la flessione si attesta al 38,6%, per un totale di 715.798 immatricolazioni. I rimodulati incentivi all’acquisto e alla rottamazione, declinati sia sui privati che sulle imprese, concentrati sulle vetture elettrificate, ma destinati, in misura minore, anche alle vetture ad alimentazione tradizionale rimaste invendute nei concessionari durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria, sono entrati in vigore il 1° giugno scorso e termineranno con la fine del 2020.
A giugno, le immatricolazioni di auto diesel si riducono del 14% e la quota si attesta al 29%, 5 punti in meno rispetto a giugno 2019. Le auto a benzina, con il 52% del mercato, perdono 7 punti di quota rispetto a giugno 2019, con volumi in flessione dell’11%. Le alimentazioni alternative rappresentano il 19% del mercato di giugno, con 44.695 unità (+178%), di cui 13.725 auto elettriche (+205% e 5,9% di quota), 7.265 ibride plug-in (+439% e 3,1% di quota) e 20.824 ibride tradizionali (+109% e 8,9% di quota).
Nei primi sei mesi dell’anno, le immatricolazioni per alimentazione risultano così ripartite: 51% auto benzina, 31% auto diesel, 11% auto ibride (di cui 2,8% ricaricabili), 6,3% auto elettriche.
In Germania sono state immatricolate a giugno 220.272 unità (-32,3%). Nel primo semestre del 2020, le immatricolazioni si attestano a 1.210.622 unità, in ribasso del 34,5%.
Le vendite di autovetture a benzina ammontano a 113.480 unità, il 51,5% del totale, e sono in calo del 42%, mentre le vetture diesel immatricolate sono 67.300 (-34,5%), il 31% dell’immatricolato complessivo, e quelle ad alimentazione alternativa il 17,5%. Tra queste ultime, le ibride sono il 13,7%, (30.254 unità, +61%), di cui il 5% ricaricabili (10.749 unità, +274%). Le vetture elettriche rappresentano il 3,7% del mercato, pari a 8.119 immatricolazioni, in crescita del 41%, mentre le vendite di vetture a metano sono state 751 e quelle di vetture a Gpl 339. La media delle emissioni di Co2 delle nuove autovetture immatricolate a giugno 2020 è pari a 150,2 g/km.
Il mercato inglese, infine, a giugno totalizza 145.377 nuove registrazioni (-34,9%). Nel cumulato gennaio-giugno 2020, le immatricolazioni si attestano a 653.502, il 48,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.
L’associazione inglese dell’automotive SMMT rileva che, sebbene sia positivo assistere ad un miglioramento della domanda rispetto ai bassissimi livelli della fase di lockdown (ancora a maggio, le vendite risultavano in calo dell’89%), non si tratta di una vera ripresa, bensì di uno stentato riavvio. Molte delle immatricolazioni di giugno si riferiscono all’evasione di ordini fatti dagli acquirenti prima della pandemia, e l’effettiva disponibilità a spendere è tutta da verificare.
Guardando al mercato per alimentazione, si registra, per le auto diesel, un calo del 60% nel mese e del 65% nel cumulato, con una quota ridotta al 40% nel mese e al 18% nel primo semestre. Le vendite di auto a benzina si riducono del 40% a giugno, con il 60,5% di quota, e perdono il 52% nel cumulato (60% di quota). Le alimentazioni alternative valgono il 24% del mercato di giugno 2020, in crescita del 74%, ed il 22% del mercato dei primi 6 mesi (+32%). A giugno, le auto BEV sono il 6% del mercato e crescono in volumi del 262%, mentre nel cumulato la quota è del 5%, con un aumento dei volumi del 159%. In crescita le vetture con alimentazioni ibride: +117% le ibride ricaricabili, +19% le full hybrid, +53% le mild hybrid diesel e +63% le mild hybrid a benzina. La quota di mercato dei privati, nel mese, si attesta al 50%, in calo del 19%, mentre le vetture aziendali si riducono del 45% e rappresentano il 48% del mercato.