Tariffe pedaggi, Toninelli: al lavoro per evitare ulteriori aumenti sull’A24 e A25
“Le tariffe di pedaggio e gli adeguamenti tariffari annuali non sono uguali per l’intera rete nazionale, ma divergono per ciascun concessionario, visto che vengono determinati in base a convenzione e all’allegato piano economico finanziario. Tuttavia, l’incremento tariffario riconosciuto a Strada dei Parchi a partire dal 1° gennaio 2018 ha previsto il recupero di quote relative agli anni precedenti, sospese a causadel mancato aggiornamento del Piano Economico Finanziario (PEF). Nonostante questo difficile contesto, siamo riusciti a ridurre considerevolmente i pedaggi per il periodo ricompreso tra il 1° ottobre 2018 e il 31 dicembre 2018″.
Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, durante il question time alla Camera. “Ad oggi – ha detto – è in corso un intenso lavoro per la rinegoziazione del Pef, anche allo scopo di evitare ulteriori incrementi tariffari a partire dal nuovo anno. In particolare – ha aggiunto – presso il Nucleo di consulenza per l’Attuazione delle linee guida per la Regolazione dei Servizi di pubblica utilità (Nars), negli ultimitre mesi, si sono svolte diverse riunioni in cui concedente e concessionario hanno avanzato nuove proposte di regolamentazione del rapporto”.
Maria Spena, deputata di Forza Italia, nel corso del question time a Montecitorio, aveva interpellato il ministro delle infrastrutture proprio sui rincari dei caselli autostradali A24 A25, sottolineando come “a causa dell’impraticabilità delle consolari, molti cittadini dell’interland romano sono costretti a versare cifre sconsiderate per percorrere pochi chilometri. Questa situazione li danneggia enormemente, pertanto sarebbe opportuno scongiurare nuovi aumenti tariffari, così come avviare un ammodernamento e messa in sicurezza delle più importanti vie di comunicazione del nostro Paese”.
Per quel che riguarda le grandi opere, e quindi anche la Tav, “l’analisi costi-benefici in senso proprio – ha detto Toninelli – è stata recentemente completata e verrà pubblicata unitamente alla distinta analisi tecnico-giuridica, all’esito del vaglio dell’Avvocatura dello Stato”.
“La composizione del gruppo di esperti della Struttura Tecnica di Missione attualmente costituita presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha detto Toninelli – dedicata alla valutazione delle grandi opere, non risponde a logiche puramente politiche” e “siamo stati in presenza della normale dinamica che si attiva in questi casi e che prevede che gli atti di nomina siano sottoposti a una procedura di controllo che ne integra l’efficacia. Preciso che i decreti ministeriali di nomina per gli esperti in questione sono stati tutti registrati dalla Corte dei conti, ad eccezione di quello dell’Avvocato dello Stato Pasquale Pucciariello, tuttora in corso di registrazione”.
“Evidenzio – aggiunge il ministro – come alcuni di questi esperti abbiano già collaborato con le precedenti Strutture Tecniche” e “rassicuro ancora una volta che anche attraverso l’indipendenza e l’imparzialità degli esperti nominati all’interno di questa Struttura Tecnica di Missione non vi saranno più sprechi dei soldi dei contribuenti per opere che hanno costi superiori ai benefici che portano ai cittadini. Sarebbe doveroso da parte del governo investire nella normalità, cioè affinché tutti i cittadini possano percorrere in sicurezza le strade e tornare vivi nelle abitazioni”.
Per quanto riguarda il Terzo valico, “le valutazioni in corso – conclude Toninelli – non hanno certo l’obiettivo di fermare l’opera, quanto quello di giudicarne la convenienza complessiva per i cittadini; infatti, per le opere che sono in fase di avanzata realizzazione, la valutazione non potrà non tenere conto di tutti i vincoli normativi, dello stato di avanzamento dei lavori e degli interessi coinvolti, compresi quelli occupazionali che senzaltro meritano la massima attenzione”.