Veneto: dalla Regione 15mln di euro per la manutenzione della rete viaria
La Giunta regionale del Veneto già a luglio, prima della tragedia di Genova, ha approvato un provvedimento con il quale assegna oltre 15 milioni di euro alla Veneto Strade S.p.A per il triennio 2018/2020 per la ricognizione e la messa in sicurezza della rete viaria regionale in gestione alla società stessa.
Veneto Strade, dopo aver effettuato una campagna di monitoraggio delle infrastrutture della rete viaria regionale e in particolare dei ponti che necessitano di interventi di adeguamento strutturale e di manutenzione straordinaria, ha inviato un elenco di priorità alla Regione. Le priorità sono state indicate da Veneto Strade in base a una metodologia di studio e analisi che definisce e rappresenta lo stato di degrado globale di ogni infrastruttura e che deriva dalla somma dei difetti riscontrati durante le ispezioni dei ponti sugli elementi strutturali quali spalle, pile, giunti, piedritti, archi, travi, traversi, solette ed elementi accessori, suddivisi secondo il materiale di costruzione.
Le stime effettuate da Veneto Strade S.p.A. hanno portato alla quantificazione appunto di un costo totale degli interventi da
realizzare di 15.098.000 di euro, per mettere in sicurezza complessivamente 20 ponti nessuno dei quali, è opportuno sottolineare,
è a rischio.
Per quanto concerne gli interventi di manutenzione in corso su importanti arterie stradali del Veneto, l”assessore regionale
ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, sottolinea l”azione svolta dalla Regione nei confronti dell”Anas, società che ha competenza diretta su tali strade statali: ”’Partiamo dalla Transpolesana, una strada che già qualche anno fa palesava una
notevole carenza di manutenzione: ci siamo immediatamente attivati con Anas chiedendo un intervento di riqualificazione e di messa in sicurezza dell”intero tracciato, un investimento che consentisse una sistemazione risolutiva di una delle strade più trafficate di quest”area, che collega metà del territorio veronese al suo capoluogo. C”eravamo assunti questo impegno con i sindaci e con i cittadini e lo stiamo mantenendo”.
“E lo stesso sta avvenendo anche su altre tre arterie stradali di primaria importanza per il territorio veneto, come la Statale 51 di
Alemagna, la SS 309 Romea, la SS 14 Triestina, dove sono in corso lavori di ammodernamento e di adeguamento che garantiranno un salto di qualità alla nostra rete viaria regionale”, spiega l”assessore. Sempre a proposito di ANAS, sono in corso due interventi di rilievo su altrettanti ponti del trevigiano: i lavori di restauro, consolidamento e adeguamento dimensionale del ponte storico della Priula a Susegana, lungo la statale 13 ”Pontebbana” (per una spesa di oltre 9 milioni di euro), nel trevigiano.
Gli interventi sono iniziati il 30 maggio in concomitanza con l”apertura al traffico del percorso alternativo che ha consentito di dirottare la circolazione dal ponte storico lungo il greto del Piave e sulla struttura ”Bailey”, realizzata appositamente per permettere il collegamento fra le sponde del fiume. Si è reso necessario intervenire sulla struttura che è interessata dell”erosione
naturale dell”alveo del fiume, con un focus, in particolare, sulle pile, gli archi, e i parapetti laterali che si presentano in uno stato
precario di conservazione.
”È un intervento atteso da anni – ha commentato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in occasione del suo ultimo sopralluogo al cantiere, avvenuto lo scorso settembre -, vitale per i collegamenti nel triangolo economico del Nordest. L”impegno della Regione con Anas è massimo per il pieno rispetto del cronoprogramma previsto, in modo che presto Susegana e Nervesa tornino ad essere collegati dalle arcate del ”monumento” nazionale che, per i veneti e l”intero paese, è uno dei simboli della fine della Grande guerra di cui quest”anno celebriamo il centenario”’.
E proprio da mercoledì scorso 10 ottobre il ponte sul fiume Piave a Vidor è stato oggetto di un”ispezione per verificarne le condizioni statiche. L”iniziativa era stata sollecitata il mese scorso dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che aveva chiesto all”ANAS di mettere a disposizione della Provincia di Treviso, Ente competente, le proprie strutture tecniche per effettuare un”accurata indagine.