Leonardo: comincia la gestione Profumo
“Sono consapevole della responsabilità che comporta guidare una realtà come Leonardo, campione dell’alta tecnologia e ai vertici del settore aerospazio, difesa e sicurezza nel mondo. Da sempre, Leonardo ha saputo attrarre i migliori talenti tecnico ingegneristici e, per mantenere l’eccellenza, dovrà valorizzare questa sua capacità, in Italia e all’estero. La competizione internazionale si basa sul capitale umano, sulla conoscenza e sulla capacità di entrare in sintonia con i clienti, fornendo soluzioni sostenibili e adatte alle richieste, insieme ad un’attenzione alla solidità finanziaria ed economica. Leonardo è un’azienda solida, con tutte le caratteristiche necessarie per competere al meglio sui mercati globali, rafforzando il posizionamento nei vari settori”. E’ con queste parole che Alessandro Profumo ha accolto la carica di amministratore delegato, dopo aver ricevuto dal CdA di ieri tutte le attribuzioni per la gestione della società e del gruppo.
I risultati dell’esercizio 2016, approvati ieri, evidenziano ordini per 19.951 milioni di euro, in crescita (+61%) rispetto al 2015, in virtù dell’acquisizione del contratto per la fornitura di 28 Eurofighter alla Difesa del Kuwait, per un valore complessivo di circa 7,95 milioni di euro. Il prtafoglio ordini ammonta a 34.798 milioni di euro (+21%) ed è caratterizzato da una crescente solidità per effetto della rigorosa selezione dei contratti acquisiti. La copertura assicurata risulta pari a circa tre anni di produzione equivalente. In discesa del 7,6% i ricavi pari a 12. milioni di euro, per effetto della riduzione dei ricavi nel settore elicotteri, dovuta alle difficoltà del mercato civile, causate dal perdurare della crisi dell’Oil&Gas, delle variazioni di perimetro in particolare relative a Drs e Fata e dell’impatto negativo del tasso di cambio sterlina-euro. L’EBITDA è pari a 1.907 milioni di euro, mentre l’EBIT margin, pari a 8,2%, risulta in crescita di 140 bp rispetto al 2015. Il risultato netto ordinario è di 545 milioni, +115,4% rispetto ai 253 milioni positivi del 2015. Più che raddoppiato, per effetto del primo anticipo sul contratto EFA, il Free Operating Cash Flow (FOCF), pari a 706 milioni di euro. In miglioramento anche l’indebitamento di gruppo: pari a 2.845 milioni di euro. Forte di questi risultati l’assemblea ha autorizzato il pagamento di un dividendo di 14 centesimi per azione.