Contributi AgCom e Mise: ecco quanto pagare
In questi giorni sia l’Agcom che il Ministero dello Sviluppo Economico hanno pubblicato le istruzioni per effettuare il pagamento dei contributi dovuti dalle imprese titolari di autorizzazioni ai servizi postali.
Fedit, unitamente alla Confetra, ha presentato ricorso al Tar contestando la richiesta dell’Agcom e del Mise di far rientrare l’attività di logistica dei pacchi fino a 30 chilogrammi nell’ambito dei servizi postali. Il ricorso è attualmente all’esame pregiudiziale della Corte di Giustizia Europea.
Fedit consiglia alle imprese titolari di autorizzazione generale di procedere nel seguente modo:
Contributo all’Agcom: viene richiesto un contributo dello 0,68 per mille sui ricavi conseguiti nel settore postale nell’esercizio finanziario 2014; le imprese interessate devono entro il 30 maggio trasmettere con pec all’Autorità un modello (modello Contributo SP – anno 2016) con cui indicano l’ammontare dei ricavi totali suddiviso tra ricavi del settore postale e ricavi delle attività non rientranti nel settore postale. Questi ultimi devono essere documentati.
Come già fatto lo scorso anno, coerentemente a quanto sostenuto nel ricorso, le imprese dichiarano che i ricavi sono relativi ad attività non rientranti nel settore postale. La documentazione contabile a corredo consiste nel “piano dei ricavi” con cui si dimostra che non sussistono ricavi da servizi postali. E’ inoltre opportuno riportare in allegato una nota analoga a quella predisposta lo scorso anno per spiegare che la titolarità dell’autorizzazione generale è mantenuta solo in via precauzionale. Il modello è reperibile su: http://www.agcom.it/contributo-dovuto-all-autorita. L’indirizzo pec a cui inviare il modello è: contributosp@cert.agcom.it
Contributo al Mise: si tratta del contributo annuale versato generalmente entro il mese di gennaio al Ministero dello Sviluppo Economico per l’attività di controllo e verifica delle autorizzazioni generali. In pendenza di giudizio si ritiene opportuno che questo contributo, di lieve entità, legato al possesso dell’autorizzazione, si continui a versare.
Il MISE ha indicato che l’importo per il 2016, aggiornato in base all’indice di inflazione, è pari a 302,00 euro. L’importo è unico, non vanno più versati contributi aggiuntivi per le sedi secondarie. Il versamento va effettuato sul c/c postale n.3338588 della Tesoreria Provinciale dello Stato di Viterbo, oppure tramite bonifico (IBAN IT89C0760114500000003338588). Come causale va indicato “contributo per spese di verifica e controlli anno 2016 – Bilancio dello Stato, capo XVIII, capitolo 2569, articolo 14”; inoltre vanno indicati il codice fiscale e il numero dell’autorizzazione.