Francia: chiarimenti dal Ministero sul divieto di riposo in cabina
Il ministero dei Trasporti francese ha chiarito alcuni punti circa l’introduzione del divieto per il conducente di trascorrere il riposo settimanale regolare a bordo del veicolo. La sanzione per i trasgressori va a colpire il legale rappresentante dell’impresa o comunque chi ha organizzato il servizio di trasporto senza consentire all’autista di rispettare tale divieto: non è quindi rivolta al conducente.
Il ministero precisa che la nuova legge è già pienamente operativa dall’11 luglio 2014, non essendo previsto alcun regolamento di applicazione.
Le nuove norme riguardano i conducenti di veicoli con massa superiore a 3,5 t, non i veicoli commerciali leggeri inferiori a 3,5 t, in quanto esclusi dall’ambito di applicazione del Regolamento.
Le violazioni della norma possono essere contestate solo in caso di controllo su strada e di flagranza di reato, non in relazione a precedenti riposi settimanali regolari eventualmente presi a bordo del veicolo, ma sul territorio di Paesi diversi dalla Francia.
La pena di reclusione può arrivare fino a un anno e la multa fino a 30.000 euro.
L’onere della prova è a carico dell’organo di controllo: la presenza a bordo del veicolo del conducente durante il suo periodo di riposo settimanale regolare può costituire prova sufficiente del mancato rispetto della norma, fermo restando che il datore di lavoro potrà produrre prove liberatorie, che saranno valutate dal giudice secondo il suo prudente apprezzamento.
Il ministero francese poi ricorda che non è necessario fornire documenti che comprovino la fruizione del riposo settimanale regolare all’esterno del veicolo.