Strasburgo, Angelilli: Roma strategica per la rete transeuropea
“La dotazione finanziaria di circa 30 miliardi di euro del programma Ten-T per le reti di connessione e trasporto tra le 28 capitali europee, tra cui Roma, rappresenta un volano per lo sviluppo. Il nodo urbano di Roma è infatti considerata zona strategica”. Così il vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli ha commentato l’approvazione da parte dell’aula di Strasburgo delle linee guida per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti.
“A partire da gennaio 2014, la Capitale– ha proseguito Roberta Angelilli – avrà a disposizione parte dei fondi stanziati per il programma, risorse preziose a sostegno di progetti che stimoleranno ulteriori investimenti dando un contributo importante per lo
sviluppo e l’occupazione”.
Il Parlamento europeo ha dato il via libera al nuovo meccanismo ‘Collegare l’Europa’, che nei prossimi sette anni (2014-2020) sfrutterà i 30 miliardi di euro per la costruzione di nuove infrastrutture nei settori dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni. La maggior parte dei fondi, pari a 23,2 miliardi di euro, andrà al settore dei trasporti, mentre 5,1 miliardi saranno destinati all’energia e un miliardo alle telecomunicazioni.
Il voto dell’Europarlamento conferma la presenza di quattro corridoi nella rete trans-europea dei trasporti (Ten-T) che riguardano direttamente l’Italia: il ‘Mediterraneò, l’Helsinki-La Valletta, il Genova-Rotterdam e il Baltico-Adriatico. Il corridoio ferroviario Mediterraneo collegherà trasversalmente l’’Europa dal Portogallo all’Ucraina e comprende la linea ad alta velocità Torino-Lione e l’attraversamento della Pianura Padana fino a Trieste, per poi proseguire verso Est. Attraverso Trieste, arrivando da Klagenfurt via Tarvisio, passerà anche il nuovo corridoio ‘Baltico-Adriatico che, partendo dall’Europa Nord-orientale, raggiungerà Venezia e Ravenna. Il corridoio Helsinki-La Valletta a Napoli si biforcherà: da un lato verso Taranto e Bari, dall’altro raggiungerà Palermo da dove proseguirà via mare fino a Malta. Il nuovo meccanismo deve ancora ricevere il via libera formale del Consiglio Ue e prenderà il via a partire dal primo gennaio 2014. In seguito, spetterà alla Commissione europea approvare i cofinanziamenti sulla base dei singoli progetti d’infrastrutture presentati dalle autorità nazionali.