In crescita i furti di veicoli in Italia (+2%): 2 su 3 spariscono nel nulla
Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia. Sono queste le aree più a rischio di furti auto, moto e mezzi pesanti secondo il Dossier sui Furti di veicoli, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp. L’altro dato importante evidenzia che si tratta di un fenomeno in crescita. E spesso, una volta sottratti, i veicoli spariscono nel nulla.
Un furto su quattro avviene in Campania, il Lazio è la regione in cui i ladri sono più abili a far perdere le tracce dei mezzi rubati.
Dopo il sensibile arretramento del fenomeno nel 2020 (anno del lockdown e in cui si sono fatte sentir con più forza le limitazioni alla libera circolazione a causa della pandemia), lo scorso anno i furti di veicoli sono tornati a crescere, seppur di poco (+2%): dai complessivi 102.708 casi del 2020 a 104.372.
La crescita del fenomeno ha riguardato in particolare le categorie vetture/SUV e moto/scooter e ha invece risparmiato mezzi pesanti e furgoni. Una crescita, seppur leggera, che testimonia come le organizzazioni malavitose, superate le difficoltà contestuali dei mesi di blocco, siano tornate a puntare con forza su questo redditizio business.
A preoccupare, infatti, oltre all’inversione di tendenza registrata lo scorso anno, è anche la conferma delle difficoltà riscontrate nel recupero dei veicoli rubati con la percentuale di ritrovamenti che nel 2021 è scesa al 37%: quasi due veicoli rubati su tre spariscono nel nulla.
L’analisi annuale realizzata da LoJack in questa edizione, oltre a fornire una panoramica complessiva sui furti di tutti i veicoli a motore, riporta un nuovo interessante dato (censito dal Ministero dell’Interno) che riguarda la tipologia di reati messi a segno per sottrarre un veicolo: nel 97% dei casi dietro questo crimine c’è un’effrazione del veicolo con furto mentre è parcheggiato a distanza di sicurezza dal legittimo proprietario; in poco meno del 3% dei casi si tratta di un’appropriazione indebita, molto probabilmente perpetrata a scapito di una società che l’ha concessa in uso, senza saperlo, a un criminale; e in meno dell’1% dei casi il veicolo è stato sottratto a seguito di una rapina o di altro reato.
Il quadro regionale
Quasi tutte le regioni d’Italia in cui il fenomeno assume dimensioni consistenti hanno fatto segnare dati in aumento. Particolarmente significativa è la crescita registrata in Campania (+7%) che consolida così il primato di area a maggiore rischio furto, con quasi 27.500 vittime in un anno. In questa regione, che ormai da anni detiene un primato incontrastato, ogni giorno 75 veicoli vengono rubati.
A una certa distanza, segue il Lazio con 18.215 veicoli rubati nel 2021 e un altro primato: quello per il tasso di recupero più basso a livello nazionale. In questa regione solo il 30% (vs il 37% nazionale) dei mezzi sottratti viene restituito al legittimo proprietario. A completare il quintetto delle aree a “bollino rosso” ci sono la Puglia (14.498 furti), la Sicilia (13.180) e la Lombardia (11.636). Quest’ultima è quinta nella graduatoria per furti di vetture, ma è decisamente nelle posizioni di vertice per quella dei SUV.
I furti di autoveicoli (vetture + furgoni + SUV), la fetta più significativa del mercato, sono tornati a crescere (di poco meno dell’1%) da 75.000 a 75.471 unità. Di quasi due autoveicoli su tre, dopo il furto, si perdono le tracce, instradati in direzione dei mercati esteri (soprattutto Est Europa o Nord Africa) o utilizzati per alimentare il redditizio business dei pezzi di ricambio.
Panda e Daily auto e furgoni più rubati
La nuova crescita del business furti non ha sostanzialmente inciso sulla classifica delle vetture preferite dai ladri, con le prime quattro posizioni rimaste inalterate rispetto al 2020: sempre in testa la Fiat Panda con 8.816 sottrazione (oltre 1 vettura rubata su 10 è Panda), seguita dalla Fiat 500 (6.743 modelli sottratti), dalla Fiat Punto (5.292) e dalla Lancia Ypsilon (2.979). E’ salita di un posto la Smart ForTwo Coupè (1.389) che ha scalzato la Volkswagen Golf (1.381) dal 5° posto, mentre completano la graduatoria delle auto più attenzionate Renault Clio (1.284), Fiesta (1.059), Opel CORSA (824) e Fiat UNO (559).
In totale, questi 10 modelli rappresentano il 44% del fenomeno furti auto in Italia.
I furti di autofurgoni, a differenza delle vetture, hanno subito una contrazione del 9%, attestandosi a quota 5.600 episodi. Il fenomeno ha registrato una forte concentrazione su 4 territori: nell’ordine Lombardia (1.213 furti), Campania (880), Lazio (819) e Puglia (753). In questa categoria, come da tradizione, le possibilità di recuperare i mezzi rubati sono superiori rispetto alla media valida per le autovetture e moto e nel 2021 hanno toccato quota 45%.
La top 5 dei più rubati vede il primato del Iveco Daily (931 unità rubate), seguito a stretto giro dal Fiat Ducato (916) e poi da Fiat Doblò (552), Ford Transit (255) e Mercedes Sprinter (228).
Frenano i furti di automezzi pesanti
In controtendenza con l’andamento generale, frenano i furti di automezzi pesanti, categoria che include truck, rimorchi, autobus, veicoli speciali e roulotte. Nel 2021 ne sono stati rubati 2.194, 6 al giorno. Il trend evidenzia un calo del 9% rispetto al 2020, più che bilanciato da un ancor più significativo crollo dei recuperi (-29%), che ha portato la percentuale di rinvenimenti al 30% (meno di uno su tre torna al legittimo proprietario). Di fatto, tra le diverse categorie di veicoli, gli automezzi risultano quelli che, una volta rubati, hanno meno probabilità di essere ritrovati. Il dato sulla scarsa rintracciabilità di questi mezzi testimonia come siano oggetto delle attenzioni di organizzazioni criminali ben strutturate che non lasciano nulla al caso. Eventi che producono spesso disagi e perdite sostanziali per le aziende proprietarie del mezzo, che vedono sparire il carico trasportato e con esso il bene strumentale. Tali episodi rischiano di provocare ricadute drammatiche soprattutto quando colpiscono piccole e piccolissime imprese che vedono compromessa la propria capacità di stare sul mercato.